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La Virtus Cassino piazza il colpo Davide Raucci

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Cassino in un crescendo rossiniano fa parlare di sé in questo mercato estivo cestistico 2018.

Dopo Dalton Pepper la Virtus Cassino piazza un altro colpo da “quintetto”.

Sì perché all’ombra dell’Abbazia si accasa Davide Raucci, l’atleta nato a Napoli il 28 gennaio 1990 formatosi cestisticamente nel settore giovanile della Pallacanestro Biella.

Cresciuto da Fiorenzo Brunazzi alla Cestistica Biella, passato quindi al settore giovanile di coach Federico Danna, ora l’ala grande si ritrova in serie A2 nel primo anno, storico, delle “V” rossoblù benedettine ad essere il leader carismatico ed emotivo del team allenato per il sesto anno consecutivo da coach Luca Vettese.

Il treno per la Città Martire è passato qualche giorno fa e il “biellese” Davide Raucci è da subito sembrato al DS della Virtus Cassino, Leonardo Manzari, intenzionato a salirci in corsa.

Nel 2009, Davide Raucci, dopo le esperienze biellesi, passa al CUS Torino dove rimane per quattro stagioni, dal 2010-11 al 2013-14. Nelle stagioni all’ombra della mole si distingue per il suo pedigree di giocatore molto fisico ed intenso. Al termine di ogni stagione piemontese raggiunge sempre, in termini offensivi, una produzione offensiva in doppia cifra. Nel 2011-12 è il massimo con 11.2 ppg .

Al termine della stagione 2013-14 il buon Davide passa dall’ombra della Mole antonelliana a quella delle due torri bolognesi, sponda Fortitudo Bologna in serie B. Con le aquile bolognesi conquista la promozione in Serie A2 al primo anno di appartenenza, quello della stagione agonistica 2014/15.

Quando arrivò a Bologna, in una piazza storica, non era nessuno. Era appena retrocesso con il Cus Torino dalla B alla C. Studiava architettura e fu coach Claudio Vandoni a portarlo sotto le due Torri.

E’ stato tutto in salita, ma le scalate non gli hanno mai fatto paura: a livello giovanile aveva in squadra Tommaso Raspino, Paolo Rotondo e Luca Tardito, la Fortitudo Bologna diviene il punto di svolta della sua carriera, lì dove Davide Raucci da perfetto sconosciuto per il grande pubblico della palla a spicchi nazionale, ha saputo conquistare spazio e rispetto in A2.

Alla Fortitudo lo hanno ritenuto per tre lunghe stagioni il miglior difensore della squadra. Coach Boniciolli lo ha sempre piazzato sugli esterni di maggiore talento, ed è stato così anche nella finalissima dei playoff ,2016-17, per la conquista della Serie A1 contro Brescia, altro grande traguardo conquistato da Raucci nel corso della sua carriera.

Nell’estate 2017 dopo tre anni con indosso la prestigiosa casacca bolognese per Davide Raucci l’opportunità di salire in serie A1 arriva dalla Pallacanestro Cantù.

Arrivato in Brianza dall’Emilia, con grande umiltà, consapevole che il suo ruolo sarebbe stato quello di aumentare la competitività in allenamento, Raucci ha retto per nove mesi. Visto in campo nei minuti conclusivi della semifinale di Coppa Italia, in realtà poi non ha trovato uno spazio in regular season consono alle sue aspettative. A Cantù parte due volte nel quintetto titolare, segna solo 4 punti, tenendo il parquet per 61 minuti.

Nel marzo della scorsa primavera arriva la separazione da Cantù per accasarsi in A2 alla Virtus Roma, squadra che stava lottando per districarsi dalla zona dei playout. A Roma gioca in tutto 7 partite tra regular season e playout. Raggiunge la salvezza e coach Piero Bucchi lo utilizza per 20 minuti a partita.

“E’ il giocatore che nella mia testa poteva condire il quintetto da battaglia che dovremo schierare nel prossimo campionato” esordisce soddisfatto il DS della Virtus Cassino, Leonardo Manzari “tutti mi dicono “vedrai ti darà tanta sostanza”, io e il miei tecnico, Luca Vettese, ci diciamo “staremo a vedere ma pensiamo che invece ci darà soprattutto tanta qualità”, ecco questa è la nostra sfida…. Pensiamo che lui sia il perfetto mix tattico necessario per la Virtus, ma pensiamo possa essere il leader emotivo di questa squadra che affronterà la prossima serie A2” conclude il dirigente cassinate.

Le prime parole di Davide Raucci da neo cassinate.

Dopo Fortitudo Bologna, Pallacanestro Cantù e Virtus Roma che effetto fa …. Cassino?

Sicuramente ho giocato in piazze storiche della pallacanestro italiana. Cassino è una sfida che ho deciso di accettare, è una sfida che mi intriga molto. Ho seguito il vostro campionato l’anno scorso e so che negli ultimi anni la Virtus Cassino ha fatto sempre molto bene. Ma quello che mi ha anche fatto scegliere Cassino è la considerazione e il giudizio positivo che i giocatori che hanno indossato la maglia rossoblù hanno della società. Subito la proposta mi ha colpito e ho deciso di farne parte.

Con che spirito affronti questa avventura all’ombra dell’Abbazia, sei consapevole che probabilmente anzi senza probabilmente dovrai essere il leader emotivo di questa squadra che affronta il primo anno di A2?

Lo so e spero di poter recitare al meglio la mia parte anche in relazione al fatto che la mia “non-lunghissima” carriera si sia dipanata tra società storiche del panorama cestistico nazionale. Spero di portare la mia esperienza al servizio del team squadra, attraverso consigli o piuttosto attraverso la mia leadership, sono consapevole sin d’ora di essere uno di quelli che dovrà tenere la barca a galla.

Ti sei legato alla Virtus Cassino, che idea ti sei fatto dal di fuori di questa Società giovane che in soli 7 anni di vita ha scalato le categorie del Basket Italiano?

Le referenze di coloro i quali hanno vestito la mia prossima maglia hanno fatto crescere in me l’affidabilità della Virtus Cassino società. Società molto ambiziosa che sa lavorare bene e che sa fare le cose nella maniera più appropriata.

Sarà una stagione complessa, 5 retrocessioni e 3 promozioni in serie A2. Come può affrontare questo scoglio durissimo una realtà giovane come la Virtus?

E’ vero sarà un anno difficile. Verso metà campionato diverse squadre sapranno già quale sarà il destino che la sorte agonistica gli ha assegnato. Noi, per parte nostra, dovremo cercare di non distoglierci dal nostro obiettivo, pensare “partita dopo partita”. Dovremo prepararle bene grazie alle sinergie che dovranno realizzarsi con lo staff tecnico e quello sanitario. Dovremo costruire la nostra stagione con il duro lavoro in palestra, giorno dopo giorno. Perché questa Cassino è una realtà bella che fa bene al basket italiano e quindi meriterà di restare in A2, conquistandola sul campo.

Infine Davide un messaggio ai tuoi nuovi tifosi.

Sono davvero carico e non vedo l’ora di iniziare e di conoscerli per sentire il loro calore quando giocheremo sia tra le mura amiche che in trasferta.