Negli ultimi giorni su youtube, gira una parodia diventata virale: “Ama non c’è è andata via, Ama non passa a casa mia”, molto divertente se non fosse per il fatto che è tremendamente reale.
La situazione rappresentata è trasversale, investe tutti, anche i quartieri residenziali.
Da 6 mesi i netturbini non passano, ad esempio, al Quartiere Italia, zona centrale parte del quartiere Nomentano. Gli operatori ecologici ammettono di non venire mandati a pulire o di essere in numero esiguo, quindi assolutamente insufficienti per riuscire a pulire delle zone in situazioni di crisi, se non al collasso.
Considerando poi che, nella zona di Piazza Bologna, gremita la sera di giovani e locali, ovviamente vi è una concentrazione di bottiglie anche in aree vicine alle scuole, che in questo periodo dell’anno si trasformano in centri estivi per bambini; la possibilità quindi di qualche bambino di ferirsi con i cocci di bottiglie o bicchieri si moltiplica.
Con il caldo ovviamente, i rifiuti organici fermentano e producono un odore nauseabondo, tenendo presente che tutto ciò si amplifica nelle zone in cui ci si trovi in prossimità di un ristorante ad esempio, dove si affacciano anche altri “amici” quali gabbiani geneticamente modificati a furia di mangiare pizza e pasta e non ci scordiamo i topi, che stanno raggiungendo le dimensioni di veri e propri castori.
La situazione è insostenibile per i comuni cittadini, ma anche per gli albergatori che spesso si ritrovano davanti a dei clienti che si rifiutano di pagare la tassa di soggiorno di 6 euro a causa della puzza di immondizia. C’è da vergognarsi!
Ecco i 10 punti per una possibile soluzione, proposta da Codici.
Ci appelliamo quindi all’Assessore all’ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, per chiederle di intervenire urgentemente, prima che la situazione diventi emergenza sanitaria.
I 10 suggerimenti per una Roma civile:
1) Ridurre, in via prioritaria, la produzione dei rifiuti:
– Vietare la vendita di plastica, vetri e imballaggi usa e getta;
– Riconvertire i distributori automatici di snack in depositori per la differenziata del vuoto a rendere di plastiche e vetri;
– Introdurre le videocamere di quartiere per la vigilanza;
– Dare mandato alle guardie ambientali di sanzionare i trogloditi con ammende pecuniarie elevatissime più l’obbligo alla pulizia urbana in proporzione a quanto sporcato.
2) Aumentare e attuare sanzioni durissime contro chi sporca, in primis le attività commerciali e i privati con gli ingombranti;
3) Vietare volantini e qualsiasi altra forma di pubblicità che abbia un impatto ambientale;
4) Introdurre il tracking sul servizio per tutti gli operatori AMA;
5) Introdurre la tariffa ambientale personale per ogni cittadino, ivi inclusi turisti e pendolari, attraverso una identità ambientale digitale;
6) Obbligo dell’introduzione in ogni grado scolastico dell’ora di educazione ambientale;
7) Eliminazione progressiva dei cassonetti;
8) Obbligo di pulizia della parte antistante ai portoni, alle vetrine e alle serrande, a carico dei proprietari con
detrazione sulla tariffa rifiuti.
9) Introduzione del premio cittadino modello;
10) Licenziamento in tronco e condanna alle spese per gli operatori #AMA che non svolgono le attività previste dalle mansioni assegnate.