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Tirocini, la Regione Lazio non rimborsa le aziende: la denuncia dell’UGL Frosinone

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Il progetto dei tirocini, accolto con grandi aspettative da aziende, lavoratori e sindacati, sta fallendo a causa della lentezza della macchina burocratica della Regione Lazio. Ad oggi, le aziende che hanno aderito anticipando le retribuzioni ai ragazzi, non hanno ancora percepito un centesimo di rimborso e attendono da oltre un anno”.

E’ questa la forte denuncia che arriva dal Segretario Provinciale dell’UGL Frosinone Enzo Valente critico nei confronti della gestione di una misura che avrebbe potuto avere risvolti positivi per i tanti giovani disoccupati della Ciociaria: “E’ incredibile quanto sta accadendo – sottolinea Valente – con il rimpallo di responsabilità tra gli uffici di collocamento della provincia e la Regione Lazio secondo la quale le rendicondazioni devono avvenire con una Pec e non attraverso raccomandate. I nostri uffici di collocamento non possiedono alcuna Pec e dunque si sono avvalsi delle poste ma senza esito. Tutto ciò lo trovo semplicemente vergognoso!”.

Tra l’altro la Regione Lazio ha ribadito recentemente come i tirocini siano indispensabili e al centro delle politiche legate al lavoro e ai giovani portando la retribuzione a 800 euro, le più alte d’Italia: “La Pisana deve fare chiarezza – sostiene il segretario UGL – perché da una parte dice di puntare forte sui tirocini e dall’altra lascia sole le aziende le quali, visto anche l’aumento dei rimborsi mensili da concedere ai tirocinanti, stanno scegliendo di non aderire al progetto e i numeri possono già testimoniarlo. Sono sempre meno le imprese che aprono le proprie porte ai nostri giovani. Occorre accelerare i pagamenti e sburocratizzare la macchina operativa se non vogliamo che anche i pochi strumenti a disposizione per rilanciare l’occupazione vadano a perdersi”.