“Come i cittadini e la stampa avranno notato, il PCI è intervenuto prima e dopo le scelte politico-amministrative di Zingaretti in merito alla politica ambientale ed ai Parchi.” – inizia così la dichiarazione sulla vicenda di Maurizio Aversa, della Segreteria PCI Lazio e già candidato al Consiglio regionale.
“Abbiamo denunciato e assistito ad una inaudita sottovalutazione dei temi ambientali, ad esempio di come, in modo corretto, istituzionale e forte, aveva posto Sandro Caracci nelle sue dimissioni e nel suo percorso precedente. Abbiamo posto domande al Presidente Zingaretti il quale si è sottratto dal fastidio di rispondere. Immagino l’apprezzeranno alcune non sempre critiche associazioni ambientaliste! Poi, abbiamo posto alle stesse forze di opposizione, e segnatamente alla destra e al M5S, di farsi promotrici di una chiamata dell’associazionismo ambientalista per alzare l’asticella su questo problema: silenzio di tomba. Ora, – prosegue il dirigente comunista – sembra che i giochi siano fatti. L’ambiente non è stato messo in primo piano in questa vicenda delle nomine dei presidenti dei Parchi. I Parchi ne soffriranno e subiranno, in più di un caso, inutili cambi.
Le opposizioni, a babbo morto, urlano contro l’occupazione di sedie. Il M5S, addirittura, poi, coi sindaci di Marino, Colizza, e di Genzano, Lorenzon, tracimano in un baratro! Infatti – spiega Aversa – mentre avrebbero potuto ben accogliere la nostra indicazione di mettere insieme il mondo ambientalista per valutare in una assemblea castellana (visto che di questo parlano), ma anche regionale (visto che questa è la dimensione del problema); essi introducono un nuovo metodo di lotta politica: il banditismo istituzionale. Che è contro le istituzioni e contro i cittadini che usufruiscono dei servizi e delle funzioni istituzionali. Banditismi e non altro, può essere chiamato il reagire ad un presunto errore, uccidendo un’altra istituzione! E questo propongono di fare Colizza e Lorenzon (annullare nomine fatte altrimenti chiudiamo il Sistema Bibliotecario!).
Ora, per estrema chiarezza e far comprendere ai cittadini come stanno le cose – chiude l’esponente del Partito Comunista Italiano – poniamo semplici brevi domande: 1. Il Presidente Zingaretti, vuole riaffermare la grande valenza delle politiche ambientali con un cambio di rotta rispetto al recente passato? 2. Il Presidente Zingaretti vuole dare una valutazione sulle esperienze messe in campo per ognuno dei Parchi? 3. Il Presidente Zingaretti vuole promuovere una consultazione popolare fatta di assemblee delle aree dei parchi con cittadini e sindaci per valutare aspetti di vita e di sostegno e sviluppo di ogni parco, magari concludendo con una convenzione ambiente regionale? I sindaci Colizza e Lorenzon e il M5S, possono esprimersi – soprattutto per i Castelli romani, vista la loro precipua attenzione – pubblicamente con un giudizio sulla passata gestione Caracci? I sindaci Lorenzon e Colizza, possono ritirare questa loro vaniloquente proposta di ritorsione senza né capo né coda? Ecco, – chiosa Aversa – rispondere a questi quesiti aiuterà i cittadini a comprendere, la politica e le istituzioni a tornare ai loro ruoli, e il giudizio da poter esprimere su responsabilità passate, presenti e future ad essere più preciso”.