Attualità

Epatite A ed escherichia coli per il ghiaccio e l’acqua, è allarme in Albania

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
lazio 155 milioni di euro per potenziare il servizio sanitario regionale

Arrivano le ferie e chi decide di volare all’estero deve fare attenzione al rischio di malattie infettive: sono infatti varie le infezioni endemiche in vari territori.

Vanno ricordati, oltremodo, i rischi, anche gravi, connessi all’ingestione di acqua o alimenti contaminati che possono causare patologie quali l’epatite virale A, e che richiedono il rigoroso rispetto di norme alimentari che evitino il pericolo di contaminazione”. E’ il caso dell’allerta ghiaccio che viene distribuito in alcuni bar in tutta Tirana,capitale dell’Albania, che ha portato martedì tre casi infetti da epatite in ospedale. Secondo il capo del servizio dell’ospedale infettivi di Tirana, Pellumb Pipero, sembra che l’acqua utilizzata per produrre il ghiaccio sia contaminata dall’epatite A e dall’escherichia coli.

“Dall’esperienza clinica in particolare con l’epatite A, abbiamo nuovi casi all’ospedale e indirettamente ho accusato il ghiaccio utilizzato nei bar o nei ristoranti come una potenziale fonte o via di trasmissione di molte malattie infettive di natura virale o batterica. perché non ho informazioni precise sul fatto che il ghiaccio sia prodotto in condizioni ottimali, in secondo luogo, sono sicuro che sia prodotto con acqua di rete che non è sempre sicura o non sempre intatta “, ha affermato Pipero. Il virus dell’epatite A viene trasmesso attraverso l’ingestione di cibo e acqua contaminati o attraverso il contatto diretto con una persona infetta, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Si diffonde, dunque, quando le persone non lavano le mani correttamente dopo aver utilizzato il bagno. Chiunque non sia stato vaccinato o precedentemente infetto può essere infettato. Il periodo di incubazione è solitamente di 14-28 giorni. I sintomi vanno da lievi a gravi e possono includere febbre, malessere, perdita di appetito, diarrea, nausea, disturbi addominali, urine scure e un ingiallimento della pelle e del bianco degli occhi. Per tale ragione, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, mette in guardia i turisti e viaggiatori che si recano nel “Paese delle Aquile” meta turistica molto gettonata in questo periodo dell’anno, a prestare la massima attenzione ai cibi non cotti e a bere acqua solo imbottigliato evitando il ghiaccio e in caso di qualsiasi sintomo di malesseri di rivolgersi prontamente ai servizi sanitari