Sono attesi oggi nuovi sondaggi e verifiche per il ponte della Scafa, chiuso dalle 19 di lunedì scorso. Una notizia che il Codacons accoglie con favore, vista la necessità di garantire la sicurezza degli utenti e dei cittadini, ma ora non è il momento di abbassare la guardia: occorre invece verificare tutte le infrastrutture a rischio in Regione, attuando il blocco dei mezzi pesanti su questi cavalcavia/viadotti per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere ai controlli per tutto il tempo necessario.
L’Associazione, grazie anche alle segnalazioni arrivate dai cittadini, ha evidenziato alcune strutture prioritarie:
- Viadotto A12 Roma-Civitavecchia, tra Civitavecchia e S. Marinella
- Roma, viadotto della Magliana
- Civitavecchia, Ponte Via Braccianese Caudia
- Tangenziale viadotto Tiburtina
- Ponte che da via Pasquale Baffi permette di arrivare a Via di Villa Bonelli (zona Magliana), Roma
- Ponte ferroviario che divide Piazza della Radio e via Ettore Rolli, Roma
- Ponte Risorgimento, Roma
- Ponte Flaminio, Roma
In questo senso il Codacons ha deciso di diffidare il prefetto di Roma. A lui, chiamato in causa quale responsabile diretto della sicurezza pubblica, l’Associazione chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune).
Il Codacons mette il suo staff legale a disposizione dei cittadini laziali che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l’Associazione basta scrivere all’indirizzo info@codacons.it, o contattare il numero verde 800.582493.