Continuano i gravissimi problemi dei lavoratori Formalba, che devono prendere 11 mesi di stipendio. Nella relazione al bilancio di Formalba è riportato che “La società è stata oggetto nel 2017 di ricapitalizzazione per revocare lo stato di scioglimento”. Tradotto significa che per ripianare le perdite pregresse ed evitare un nuovo fallimento, il nuovo proprietario (l’associazione Aless Don Milani) ha effettuato un versamento di 550.000 euro. La cosa incredibile è che la potentissima Aless Don Milani non ha investito un euro di suo, ma ha ricapitalizzato la società Formalba utilizzando un prestito di 550.000 euro fornito dalla stessa società Formalba, che ha impiegato per tale operazione gli stipendi dei suoi 172 lavoratori.
Infatti, nel bilancio 2017 della società Formalba gli “Altri debiti” (in cui sono ricompresi gli stipendi non pagati ai 172 lavoratori) sono passati da 1.126.021 euro (dato riferito al 31/12/2016) a 1.671.082 euro (dato riferito al 31/12/2017), con un aumento pari a 545.061 euro. In sintesi, la Aless Don Milani ha ripianato le perdite di Formalba non con fondi propri, bensì con i soldi degli stipendi dei 172 lavoratori (esattamente per 545.061 euro), che a causa di tali scellerate politiche aziendali sono in attesa di 11 mesi di stipendio.
Il 22 agosto 2018, su sollecitazione del sindacato SGB, è arrivata dalla Regione Lazio un’altra bruttissima notizia per i dipendenti Formalba: due mandati di pagamento di 150.000 euro e di 396.000 euro sono stati bloccati a causa “di problemi esattoriali sollevati dall’Agenzia delle Entrate”.
Leggendo il bilancio Formalba 2017 emerge un quadro debitorio molto preoccupante. Innanzi tutto il debito complessivo della società Formalba è peggiorato, passando da 7.745.958 euro del 31/12/2016 a 8.821.299 euro del 31/12/2017. Oltre ad un grave peggioramento della situazione debitoria, dalla relazione allegata al bilancio 2017 emerge che “tra i debiti tributari esigibili oltre l’esercizio figurano i debiti verso l’Agenzia delle Entrate della ex controllante Albafor che sono attualmente oggetto di rateizzazione concordata con l’Agenzia stessa”.
Quale piano di rateizzazione di un debito tributario gigantesco di 4.475.902 euro è stato concordato con l’Agenzia delle Entrate? Come pensa l’amministratore Bosi di pagare “entro il 2018” all’Agenzia delle Entrate un debito di 1.814.751 euro? Come è stato rateizzato, in concordato con l’Agenzia delle Entrate, il restante debito tributario di 2.661.151 euro da pagare “dopo il 2018”? Quando pensa l’amministratore Bosi di comunicare tali importanti notizie alla Regione Lazio, all’Area Metropolitana di Roma, ai sindacati e ai 172 dipendenti della società Formalba? L’amministratore Bosi pensa di assolvere al pagamento di 4,5 milioni di debiti tributari con i soldi degli stipendi dei lavoratori Formalba?
La storia delle società Albafor/Formalba rappresenta un gigantesco scandalo in merito alla pessima gestione delle società partecipate del Comune di Albano. Le Amministrazioni Mattei-Silvestroni e Marini-Sementilli hanno portato la società Albafor al fallimento, provocando un danno erariale di 6 milioni di euro sulle casse del comune di Albano.
Dopo l’acquisto di Formalba da parte dell’associazione Aless Don Milani, avvenuto su pressioni di Zingaretti e del PD, abbiamo assistito solo ad un valzer di poltrone, ma i responsabili del fallimento di Albafor/Formalba sono ancora saldamente ai posti di comando della società (il vecchio amministratore delegato in quota PD è ora revisore dei conti, mentre il vecchio direttore in quota PDL è ritornato a fare il direttore).
Il Partito Comunista dei Castelli Romani esprime la propria solidarietà ai lavoratori Formalba e denuncia il comportamento indecente dell’Associazione Aless Don Milani che si è appropriata indebitamente degli stipendi dei lavoratori per ricapitalizzare la società. Il Partito Comunista dei Castelli Romani esige chiarezza da parte dell’amministratore Bosi in merito alla rateizzazione, concordata con l’Agenzia delle Entrate, di 4,5 milioni di euro di debiti tributari. Il Partito Comunista dei Castelli Romani sta predisponendo una precisa denuncia alla Corte dei Conti sulle scelte clientelari operate dalle Amministrazioni Mattei-Silvestroni e Marini-Sementilli, che hanno portato la società Albafor/Formalba al fallimento, provocando un danno erariale di 6 milioni di euro sulle casse del comune (3 milioni di euro come perdita di valore della società Albafor/Formalba e 3 milioni di euro di debiti con le banche, rimasti sul bilancio della società partecipata Albafor).
Il Partito Comunista invita tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare alla prima “conferenza del lavoro”, che il partito sta organizzando per l’autunno ai Castelli Romani, per combattere contro questa politica di eliminazione dei diritti dei lavoratori (JOBS ACT, eliminazione dell’art. 18), di precarizzazione del lavoro (Decreto dignità), di riduzione della sicurezza, di taglio del salario e di lavoro senza retribuzione (Alternanza scuola-lavoro).