Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Civitavecchia diretto da Nicola Regna insieme ai Carabinieri della Stazione Civitavecchia Porto hanno eseguito un’attività congiunta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia nei confronti di U.M., giovane 29enne d’origine campana, con vari precedenti di polizia, gravitante da tempo tra Santa Marinella e Civitavecchia.
Il blitz è scattato all’alba di venerdì scorso quando gli operanti hanno fatto irruzione nel casello ferroviario in disuso ed abusivamente occupato dall’uomo unitamente alla sua famiglia, a Santa Marinella, sospettato potesse nascondere armi e droga.
La perquisizione effettuata, anche con l’ausilio di unità cinofila della Questura, ha permesso di rinvenire, occultata all’interno di un congelatore a pozzetto, una cospicua quantità di cocaina, pari ad un peso complessivo di circa 50 grammi, in parte già confezionata in bustine pronte allo smercio, nonché sostanza da taglio e bilancine di precisione per la preparazione di numerose ulteriori dosi da destinare allo spaccio.
All’uomo è stata altresì sequestrata un ingente somma di denaro contante pari a 3.300 euro, provento dell’illecita attività condotta dallo stesso, nonché munizionamento a pallini per fucile calibro 12, detenuto senza titolo.
Nell’ambito della medesima perquisizione sono state anche rinvenuti, all’interno del terreno di pertinenza del citato casello ferroviario, un’autovettura e due moto di grossa cilindrata, che risultavano oggetto di ricerca in quanto trafugati da ignoti dopo essere stati posti sotto sequestro nell’ambito di altro procedimento penale a carico del citato U.M..
Al termine delle operazioni U.M. è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini spaccio e contestualmente denunciato in stato di libertà per detenzione abusiva di munizionamento per arma comune da sparo, per la ricettazione dei citati veicoli, nonché per furto aggravato di energia elettrica ai danni delle FF.SS. per essersi abusivamente allacciato al quadro elettrico, che alimenta il vicino sottopasso ferroviario, al fine di potersi garantire l’erogazione di energia elettrica all’interno del casello ferroviario dallo stesso occupato.
Dopo le formalità di rito il giovane è stato trasferito in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.