Prosegue incessante l’azione dei numerosi cittadini che chiedono la riapertura del Pronto Soccorso presso l’Ospedale di Anagni. A tal proposito è già partita da tempo una raccolta firme – che ha finora raccolto circa 20 mila adesioni – da presentare in Regione per ribadire il diritto della cittadinanza ad avere un supporto sanitario adeguato, dopo la tragica scomparsa della signora Maria Ascenzi, deceduta in seguito a uno shock anafilattico dovuto alla puntura di un calabrone. L’azione dei volontari è incessante e – a partire da questa settimana – gli organizzatori del Comitato hanno predisposto un tour nei comuni interessati per la raccolta delle firme.
“Perché la Regione chiude gli ospedali di provincia? Perché costringe I cittadini residenti in provincia a curarsi nei centri privati?
Perché porta i cittadini ad evitare la pratica della prevenzione? I CITTADINI HANNO BISOGNO DEL LORO OSPEDALE!”. Chiara e concisa la motivazione della protesta, che sta andando avanti senza soluzione di continuità ed è intenzionata ad arrivare sino ai più alti scranni della politica regionale per ripristinare il diritto alla salute.
“Stiamo facendo una raccolta firme per far riaprire Pronto Soccorso – spiegano i membri del Comitato Adesso Basta -. Il bacino d’utenza della zona conta 80 mila utenti, i quali ora devono forzatamente andare di corsa al Pronto Soccorso di Frosinone in caso di necessità. Purtroppo in qualche circostanza, come tragicamente successo alcune settimane fa, non si arriva in tempo a destinazione, per questo motivo il nostro intento è quello di chiedere l’imminente riapertura del punto di primo intervento. In un mese abbiamo già raccolto 20 mila firme, ma non siamo intenzionati a fermarci e andremo avanti chiedendo il supporto di tutti i cittadini dei comuni limitrofi”.
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