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Ciociaria, Agricoltura danneggiata a causa di pioggia e grandine. Quadrini: “necessario attuare misure preventive”

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Lazio, tagliati del 40% gli aiuti alle aziende agricole: "Decisione incomprensibile e dannosa"

Piogge, temporali e grandine tra le cause delle notevoli perdite della produzione agricola ciociara dall’inizio del 2018, in particolare per i settori vinicolo e oleario. Dopo le gelate invernali e una primavera turbolenta, abbiamo registrato una estate altrettanto dinamica e movimentata, con periodi contrassegnati da una alternanza tra fasi soleggiate e calde e periodi decisamente più instabili. Non solo: non sono mancati i temporali forti, accompagnati talvolta da violente grandinate, fenomeni che hanno creato notevoli disagi in diverse località e a patire maggiormente è stato, ed è tuttora, il settore agricolo che spesso si è ritrova in ginocchio quando la natura decide di scatenare tutta la sua furia.

“L’agricoltura –afferma il consigliere provinciale coordinatore di Noi con l’Italia e presidente della XV Comunità Montana di Arce ing.Gianluca Quadrini-è un settore molto importante per il nostro territorio compresa la Media Valle del Liri, che sempre più spesso deve fare i conti con fenomeni intensi e talvolta distruttivi. Come è accaduto proprio questa estate dove in alcune zone della Ciociaria il prodotto sotto maturazione è stato danneggiato notevolmente,e nelle parti dell’azienda che sono state colpite possiamo parlare di danni fino al 70%.

In questa fase stagionale – ricorda Quadrini – la grandine è l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca perdite ingenti dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro.

In parte sono gli effetti dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Uno sconvolgimento che impatta duramente sull’attività agricola e che le nostre aziende agricole non sono più in grado di sostenere. La situazione è di grave emergenza ed è necessario attuare delle misure preventive che tutelino il duro lavoro degli agricoltori dei produttori e degli imprenditori che vivono del settore.”

I dati registrati dalla Copagri di Frosinone e Latina ci dicono infatti che il settore più colpito è quello dell’olio con una perdita di raccolto stimata al 70% con punte, in alcune zone della nostra provincia, del 90%; per i vigneti si prevede un meno 45% che interesserà sia la zona del Cesanese che quella del Cabernet. E ancora a picco andrà anche la produzione degli ortaggi e dei fiori. In questo caso, fa sapere la Copagri, la perdita è già stata verificata e si aggira intorno al 30%.