Cronaca

Sant’Elia Fiumerapido, furto nella sede di un’associazione sportiva: 4 denunciati

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Sant'Elia Fiumerapido, furto nella sede di un'associazione sportiva: 4 denunciati

Nel corso della mattinata di ieri,  il responsabile di una nota associazione sportiva dilettantistica sita in  Sant’Elia Fiumerapido, denunciava presso il locale Comando Stazione Carabinieri che ignoti, nel corso della notte precedente e  previa effrazione di una porta antipanico, si erano introdotti all’interno della palestra comunale asportando “due casse musicali, due computer portatili, una stampante, un tower di p.c., 1 mixer e un defibrillatore”, per un valore complessivo di circa 2.000 euro.

I Carabinieri dopo aver ricevuto la denuncia, si recavano sul luogo teatro del furto per effettuare un minuzioso sopralluogo teso a rinvenire cose o tracce che in qualche modo potessero far addivenire agli autori del fatto delittuoso. A seguito della predetta attività di Polizia Giudiziaria,  oltre che da alcuni indizi raccolti dalla visione di alcuni “frame” estrapolati  da un video ripreso  dalle  telecamere  poste nei pressi della palestra nonché dall’escussione di alcuni persone del luogo, i militari operanti raccoglievano elementi probatori a carico di un gruppo di ragazzi che era stato notato aggirarsi per il centro di Sant’Elia.

Il gruppo di giovani,  composto da tre 19enni (uno residente a Cassino, uno a Sant’Elia Fiumerapido ed uno residente nella provincia di Caserta)  ed un 18enne ( residente in Sant’Elia Fiumerapido) veniva opportunamente convocato negli uffici del predetto Comando Arma ed, in tale circostanza  venivano contestate loro le responsabilità nell’esecuzione dell’azione criminosa in argomento. I giovani, che inizialmente  non ammettevano le proprie colpe, posti dinanzi all’evidenza dei fatti, soprattutto agli elementi probatori raccolti nei loro confronti, confessavano di essere loro gli autori del furto, facendo rinvenire quanto asportato presso l’abitazione del 19enne di Cassino che, dopo il furto, si era incaricato di custodire la refurtiva.

La merce veniva quindi recuperata  e  restituita, all’avente diritto mentre i quattro giovani  venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cassino, poiché resisi responsabili, in concorso tra loro, del reato di “furto aggravato”.