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Saltafila in Vaticano: denunciate gravi irregolarità

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SALTAFILA, CODACONS DENUNCIA: AL VATICANO SITUAZIONE DEGENERATA, CHIEDIAMO REVOCAZIONE DELL’ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO

DOPO INCHIESTA DEL CORRIERE CHE EVIDENZIA GRAVI ILLEGALITA’ E DANNI PER TURISTI E PER CITTA’

L’ordinanza del Consiglio di Stato che ha rimesso in strada i “saltafila” – ossia i venditori di biglietti per musei e tour – sospendendo la delibera del Commissario Tronca, deve essere revocata considerata la grave situazione venutasi a determinare a Roma. Lo chiede il Codacons a seguito dell’inchiesta sui “saltafila” pubblicata oggi dal Corriere della sera, annunciando un ricorso per revocazione al Consiglio di Stato, finalizzato ad ottenere una revisione dell’ordinanza di Palazzo Spada.

“La situazione sul fronte della sicurezza e della tutela dei turisti è assai peggiorata dopo il ritorno in strada di saltafila e promotori turistici per effetto della decisione del CdS – spiega il Presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – Una inchiesta del Corriere dimostra come vi sia un vero e proprio assedio ai turisti nella zona del Vaticano, con i promotori che cercano di accalappiare stranieri proponendo biglietti per i Musei Vaticani al costo di 50 euro l’uno, un prezzo quasi doppio rispetto al costo dei biglietti acquistabili online sul sito dei Musei Vaticani. Un vero e proprio business per i quali i “saltafila” guadagnano 2,5 euro su ogni turista che ne paga 50: 20 euro è il prezzo d’ingresso ai Musei, i restanti 30 euro vanno all’agenzia per il servizio reso. Un guadagno economico immenso per tali agenzie”.

C’è poi la questione del rischio sfruttamento – spiega l’associazione – Gli “acchiappa-turisti” lavorano dalle prime ore del mattino e sono quasi sempre bengalesi, indiani, pakistani, romeni, ucraini, spesso giunti da poco in Italia e disposti a tutto pur di guadagnare qualche soldo.

“Una situazione che è degenerata e che rappresenta una forma di degrado per la capitale e di danno per i turisti e per l’immagine di Roma nel mondo – prosegue il candidato sindaco Carlo Rienzi – Per tale motivo presentiamo una istanza al Consiglio di Stato, affinché l’ordinanza che ha dato il via libera ai “saltafila” sia immediatamente revocata”.

Ufficio Stampa Codacons