Una domenica di festa che si è trasformata in tragedia. Eppure Giancarlo Dantini, 78enne pensionato di Rocca di Papa, non era nuovo nelle sue passeggiate alla ricerca di prelibati funghi da portare a tavola per allietare il palato dei commensali.
Una passione, un’abitudine che – invece – lo ha tradito fatalmente qualche giorno fa insieme alla moglie Giuseppina Borriello, che quei funghi li aveva cucinati e portati a tavola: commestibili, credevano loro; velenosi e della specie peggiore, invece, in realtà. L’aspetto era abbastanza comune, trattandosi di specie molto simili agli ovuli, piccoli e bianchi. Proprio quel “simili”, in realtà, si è rivelato come il più letale dei boomerang: per i due coniugi – rispettivamente di 78 e 72 anni, non c’è stato nulla da fare, ma in quel pranzo erano presenti anche altri parenti della coppia che sono rimasti intossicati e sono ricoverati in gravi condizioni al Gemelli di Roma.
Tra i parenti intossicati, anche una ragazza di 16 anni sulla quale filtra il maggior ottimismo sulle condizioni, visto che pare abbia ingerito solo pochi funghi. Per i due coniugi, come detto, l’agonia è durata qualche giorno: a nulla è servito il ricovero in terapia intensiva, reparto nel quale rimangono a lottare gli altri quattro commensali, tutti in condizioni gravissime.