Di seguito, la nota rilasciata dalla Unicoop Tirreno, che smentisce alcune voce e fa chiarezza su altre:
Cessione e non chiusura di punti vendita nel Lazio Sud. Nuovo contratto integrativo condiviso con le organizzazioni sindacali.
Dopo il conseguimento nel 2017 di primi positivi risultati (dimezzamento delle perdite rispetto al 2016) Unicoop Tirreno è fortemente impegnata nel raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano Industriale: l’ulteriore forte riduzione delle perdite nel 2018, il pareggio di bilancio nel 2019 e il conseguimento di utili nel 2020. Molteplici sono le azioni messe in campo per il rilancio della Cooperativa e certamente non aiuta la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare uno sciopero di una giornata intera indetto peraltro con motivazioni che non corrispondono a quanto dichiarato dai rappresentanti di Unicoop Tirreno nell’incontro del 5 settembre scorso.
Ricordiamo che nell’incontro sono state illustrate le azioni di politica commerciale per il recupero del margine operativo (razionalizzazione assortimenti, prodotto a marchio, sviluppo mercati emergenti, promozioni, pricing e sviluppo freschissimi) e le operazioni di razionalizzazione della rete vendita (nei prossimi tre anni sono previste 20 ristrutturazioni di negozi e lo sviluppo del franchising) .
Cessione punti vendita Lazio Sud. La necessaria razionalizzazione della rete vendita non comporta chiusure di punti vendita e licenziamento di personale: nel Lazio Sud la Cooperativa sta trattando la cessione ad altro operatore commerciale di 8 punti vendita che ormai da lungo tempo presentano un conto economico fortemente negativo togliendo risorse necessarie alle ristrutturazioni di altri negozi, alla realizzazione delle politiche commerciali e pesando in maniera rilevante sul bilancio aziendale. Unicoop Tirreno ribadisce che il mandato conferito dal CdA per la trattativa in corso prevede la massima tutela dei livelli occupazionali.
Contratto Integrativo Aziendale. La Cooperativa non ha annunciato la disdetta del contratto integrativo aziendale in vigore dal 2006. Essendo vecchio di oltre 12 anni, non più corrispondente alla situazione attuale e avendo prodotto nel tempo stratificazioni di norme e conseguenti diversi trattamenti fra i dipendenti, Unicoop Tirreno ha invitato le organizzazioni sindacali a ridiscuterlo insieme. L’obiettivo è avere un nuovo integrativo fondato sul principio di equità nei trattamenti, sulla corrispondenza tra costi e risultati aziendali e funzionale al piano di rilancio della Cooperativa. Unicoop Tirreno si attende ora l’apertura di un confronto sul merito delle questioni poste.