Cronaca

Valmontone, Luigi Mattei allontanato dall’aula consiliare per 48 ore: ecco perché

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Prosegue la battaglia legale tra il cittadino Luigi Mattei e l’Amministrazione comunale di Valmontone. Le vicende legate al cinema teatro Totò sono ormai arcinote. Stavolta, la motivazione che vede duellare il Sindaco con Mattei riguarda però ben altro.

Ordine allontanamento di 48 ore dall’Aula Consiliare di Valmontone

Questa l’Ordinanza firmata dal Sindaco e indirizzata al cittadino. La motivazione è la seguente: [Luigi Mattei] … è persona nota quale provocatore, intento a creare disturbo alle attività di pubblico servizio, nonché più volte denunciato alla A.G. competente per reati contro la Pubblica Amministrazione, in ultimo per aver sferrato due pugni [aggressione di cui Mattei stesso si è autodenunciato sulle nostre pagine, N.D.R.] poco prima di un Consiglio Comunale […] a un Consigliere Comunale […].

Dal momento che Mattei stesso – a suo dire per altri motivi – si trovava il 27 settembre in Aula Consiliare, il Consiglio Comunale è stato interrotto e il signor Mattei invitato a lasciare l’aula. Allontanamento motivato così: [Mattei] … presentava atteggiamenti non consoni e irrispettosi delle Istituzioni, all’interno della sala consigliare dove si stava svolgendo in seduta plenaria il Consiglio Comunale […].

In sintesi, lo scopo era preservare l’incolumità e la sicurezza dei consiglieri comunali partecipanti.

La risposta di Mattei

Come era lecito aspettarsi da chi conosce Mattei, la risposta non avrebbe tardato ad arrivare. E infatti la versione del cittadino è in totale disaccordo con quella presentata dal Comune di Valmontone.

Tramite il suo avvocato, Carlo Affinito, ha presentato il ricorso avverso all’ordine di allontanamento, in cui si legge: Il suddetto atto è illegittimo, in quanto Mattei non ha mai posto in essere attività tali da ledere o porre in pericolo la sicurezza della città. Tale ordine di allontanamento non poteva essere legittimamente adottato nei confronti del ricorrente, in quanto esso si applica esclusivamente nei casi di ubriachezza, atti contrari alla pubblica decenza, esercizio abusivo del commercio su aree pubbliche, […] non ha mai intrapreso azioni contrarie alla vivibilità né al decoro della città e non si è mai reso colpevole di alcun reato. Inoltre, non ricorrono le condizioni per ritenere che fosse nell’atto di compiere un’azione predatoria o intimidatoria verso alcuno […] non è mai stato condannato, neanche in primo grado, per alcun reato ed è totalmente incensurato.

Per quanto concerne le denunce a cui fa riferimento il Sindaco, trattasi di una sola denuncia querela sporta dallo stesso Sindaco, per la quale non vi è stata alcuna sentenza di condanna; nondimeno, la predetta denuncia è calunniosa e pertanto il ricorrente è ben lieto di essere processato, in quanto dimostrerà in giudizio la propria innocenza e la falsità delle accuse mossegli. 

Per quanto riguarda l’episodio per cui Mattei avrebbe sferrato due pugni a un Consigliere Comunale, Bellotti Massimiliano, trattasi di un caso tra privati, non relativo ad alcun reato contro la P.A. poiché all’epoca dei fatti (28/06/2018), non era ancora Consigliere Comunale, fu lui a provocare il sig. Mattei e a spintonarlo per primo, dicendogli frasi ingiuriose (abbiamo usato “ingiuriose” per sintetizzare il virgolettato che riportava le stesse frasi, n.d.r.). Tra l’altro, il signor Mattei non ha avuto notizia della querela sporta dal Signor Bellotti Massimiliano […]. 

Infine, ma non per importanza, l’ordine di allontanamento è illegittimo, per incompetenza, in quanto avrebbe dovuto essere adottato da un ufficiale della Polizia Locale e non già dal titolare di un incarico politico come il Sindaco […].

Insomma, queste sono le due versioni: quella dell’Amministrazione e quella di Mattei. Sicuramente, la vicenda non finirà qui. E voi, cosa ne pensate?