Di seguito, la nota dei Sindacati:
Cresce il ricorso all’esternalizzazione alla Asl di Frosinone che produce l’amplificazione dei costi mentre i tempi di attesa subiscono un’ulteriore allungamento. E’ il risultato della gestione dell’azienda sanitaria locale che nel 2016 per fare spazio al reparto di Anatomia Patologica, ha smantellato il servizio di radiologia territoriale in sito in via Fabi (Edificio “T”) impegnandosi a riattivarlo in tempi brevi all’ex Ospedale di Viale Mazzini.
Sono passati due anni ma tutto è rimasto fermo: i lavori di adeguamento per allocare le Apparecchiature Radiologiche e riattivare il sevizio in Viale Mazzini, non sono mai partiti e non se ne parla. Unica cosa certa che il servizio di radiologia territoriale di Frosinone è smantellato, i soli 2 Tecnici Sanitari di radiologia medica preposti dal 1° ottobre sono trasferiti al presidio sanitario di Isola del Liri. Dunque risorse economiche gettate al vento mente i cittadini non sanno a chi rivolgersi per le prestazioni radiodiagnostiche!
L’UGL Sanità denuncia poi l’inizio di un percorso che potrebbe portare all’esternalizzazione dell’attività radiologica. Il Presidente dell’associazione “Sviluppo e Progresso in Sanità (SPS)” MAURIZIO NICOLINI, dopo aver convocato il personale della Asl e aver raccolto informazioni circa lo stato attuale della situazione, a fornire personale proprio per abbattere le liste d’attesa. Se così fosse, si sta procedendo celatamente ad esternalizzare anche una parte importante del servizio sanitario pubblico, che pubblico non sarà più.
Risulta che lo stesso Maurizio NICOLINI Presidente dell’Associazione SPS con delibera n. 1018 del 2014 ha già stipulato una convezione con l’azienda USL di Viterbo guidata dall’attuale Commissario Straordinario dott. Luigi MACCHITTELLA, il quale per contribuire “all’abbattimento delle liste di attesa” ha sottoscritto un progetto sperimentale al costo di 20 mila euro più iva, a cui si aggiungono i costi delle prestazioni.
L’UGL Sanità dice no all’accordo anche in provincia di Frosinone e chiede al Commissario Straordinario dott. Macchitella e al Presidente Zingaretti di fermare l’esternalizzazione che aumenta i costi, riduce servizi e qualità del sistema sanitario e rendere succubi i lavoratori professionisti: occorre ricordare che la sanità è finanziata dai cittadini contribuenti e non un diversivo gradito alla politica di turno.