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Valmontone, l’opposizione: “Troppe incertezze sul futuro dei lavoratori della ASSC”

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Valmontone, l'opposizione: “Troppe incertezze sul futuro dei lavoratori della ASSC”

Ancora incerta la posizione del Comune di Valmontone sul destino della ASSC (Azienda Speciale Servizi Comuni) ex ASPER. A incalzare sul tema la maggioranza del Sindaco Latini, proprio durante l’ultimo consiglio comunale, sono stati i consiglieri dai banchi dell’opposizione. Fra questi ultimi, a sollevare la questione è stato Piero Attiani che ha chiesto chiarimenti sul futuro dell’Azienda partecipata anche alla luce delle scelte compiute negli ultimi tempi dal Comune di Colleferro. Queste le sue dichiarazioni: “Durante l’ultimo Consiglio Comunale abbiamo bloccato il tentativo di modificare lo statuto della ASSC.

Lo abbiamo fatto perché, oltre a non esser stati messi nelle condizioni di conoscere il contenuto e quindi le finalità delle modifiche da apportare, ci è parso subito chiaro che tale decisione non è stata una scelta condivisa tra i vari soci, ma rappresentava più l’imposizione di un Comune sugli altri. Continua Attiani: “Abbiamo chiesto di conoscere quale sarà il futuro della ex ASPER e dei suoi lavoratori, ma nessuno ce lo ha chiarito. Le incertezze riguardano soprattutto il piano di gestione della partecipata, in considerazione del fatto che il Comune di Colleferro (socio maggioritario dell’Azienda) nell’ultimo anno ha tagliato moltissime commesse all’ASSC. Tutto il contrario di quanto ha invece fatto il nostro comune, che ha aumentato esponenzialmente gli affidamenti “in house” tanto da arrivare ad un importo annuo di servizi che supera il 1.300.000 euro.

Conclude il consigliere Piero Attiani: “Quello che chiediamo al Sindaco Latini è di non genuflettersi alle volontà del Comune di Colleferro, ma di fare in modo che venga riconosciuto il giusto peso politico del nostro comune all’interno dell’Azienda. Promuova da subito una serrata discussione tra i soci per far si che emerga chiaramente una strategia e degli obbiettivi condivisi per rilanciarla. In caso contrario, vista l’importanza anche occupazionale dell’Azienda partecipata, anche arrivando a prendere decisioni radicali che possano ipotizzare una nuova organizzazione e gestione della stessa”.

Si attendono eventuali risposte da parte dell’Amministrazione comunale.