E’ stato rintracciato in un albergo di Anzio dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Anzio, diretto da Adele Picariello. L’uomo, B.H.A., tunisino di 48 anni, era infatti ricercato da tempo in quanto destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, poiché gravemente indiziato di ” atti persecutori” e “violazione di domicilio”.
Lo straniero alla fine di una relazione sentimentale avvenuta nel 2012, aveva iniziato a perseguitare la donna assumendo nei suoi confronti atteggiamenti ossessivi motivati dalla forte gelosia. E così, quasi ogni giorno, aveva iniziato ad introdursi nel giardino antistante la casa della ex rivolgendole minacce ed ingiurie. La pedinava frequentemente e si appostava davanti al luogo di lavoro della stessa dove, urlando, continuava a minacciarla anche di morte. Non contento, le telefonava a tutte le ore del giorno e della notte.
I vari interventi delle forze dell’ordine a casa della donna e le querele presentate da questa hanno consentito agli investigatori di richiedere all’Autorità Giudiziaria l’emissione di una misura cautelare tale da salvaguardare l’incolumità della vittima.
In un primo momento il Tribunale di Velletri aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del tunisino che però si era reso irreperibile. Questa circostanza ed il fatto che comunque non disponeva di un idoneo domicilio dove vivere, ha fatto sì che la misura restrittiva fosse aggravata e così ieri gli investigatori gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria.