Ecco le parole di Michela Califano, consigliere regionale del Pd Lazio:
Dopo le finte smentite di ieri, oggi la Raggi quatta quatta tira fuori nuovamente dal cassetto una mappa in cui compaiono Fiumicino, Cerveteri e Allumiere quali siti idonei a ospitare la discarica di Roma.
Per me può farsi blu, arancione o verde ma nemmeno sotto tortura accetteremo questa ipotesi. La sindaca di Roma sa benissimo, perché i Comuni le hanno inviato da tempo le proprie osservazioni, che quelle sono aree di pregio, vincolate. Non mi meraviglio tanto che le abbia riproposte, perché la sua improvvisazione amministrativa è ormai acclarata. Mi scandalizzo che la Soprintendenza non intervenga. A meno che non diventi pacifico sotterrare di rifiuti zone alto valore storico, in cui compaiono resti etruschi e preistorici. Qui nessuno vuole che Roma venga sommersa dai rifiuti, né tantomeno che scoppi un problema sanitario nella Capitale d’Italia.
Da parte della Regione Lazio c’è tutta l’intenzione di collaborare. Ma un conto è porgere la mano, un altro è farsi carico delle responsabilità altrui. Anche perché si tratta di Comuni che hanno un ciclo più che virtuoso sui rifiuti. La Raggi forse non l’ha capito, per risolvere il problema serve un piano serio, vero e fattibile, non improvvisazione. Sono 3 anni che presentano piani senza attuarne uno. Non c’è strategia, non ci sono idee, non c’è capacità amministrativa. Avanti di questo passo rischiamo il collasso.