La prima istituzione civica della città che non si costituisce parte civile in un processo per l’affermazione della vita civile, contraddice il proprio ruolo.
Apprendiamo che per i tre imputati, tra coloro che hanno scelto il rito abbreviato, per i fatti accaduti la scorsa Pasqua al Roxy Bar del quartiere Romanina è stata richiesta la condanna per complessivi 14 anni e 6 mesi con l’aggravante del metodo mafioso.Al processo si sono costituiti parte civile la Regione Lazio e l’Associazione Libera, mentre il Campidoglio non si è potuto costituire per tardiva presentazione.
Riteniamo che, vista anche la vicinanza mostrata dalle istituzioni sia locali che comunali ai titolari del Roxy Bar e alla ragazza disabile malmenata da componenti del clan Casamonica – Di Silvio sia preciso compito della Sindaca verificare, con nomi e cognomi, a chi sia ascrivibile la responsabilità di tale superficialità e sciatteria che ha portato il Comune di Roma, e quindi tutti i suoi cittadini, a non potersi costituire parte civile in un processo che per molti versi, e per le coscienze che ha smosso, assume importante rilievo per la città di Roma.
Il Coordinatore della Comunità Territoriale del VII Municipio
Maurizio Battisti
COORDINAMENTO DEI COMITATI DI QUARTIERE: Appio Alberone; Arco di Travertino; Campo Romano; Casilina Vecchia- Mandrione; Centroni-Villa Senni; Cinecittà Est–Cinest; Don Bosco; La Strada; Morena; Mura Latine; Nuova Tor Vergata; Osteria del Curato; Piscine di Torrespaccata; Porta Asinaria; Torre di Mezzavia; Vermicino; Statuario-Capannelle; Gregna S Andrea; Tor Fiscale ’88; Villaggio Appio
e delle ASSOCIAZIONI: Consulta InaCasa-Quadraro; Insieme Fidam CFR; Centro di Ascolto L’Ellisse; Comitato Cittadini di Viale Tito Labieno; Comitato di zona Quarto Miglio-Appia Antica; Comitato per il Parco della Caffarella; La Torre del Fiscale; Comitato 3NO; Nuova Tor Vergata- Vivi il Parco; Comunità Appia; Insieme per Villa Lazzaroni; Amici Villa Lais; Ponti per il Futuro; Moto Perpetuo