Cronaca

Controlli a Tor Bella Monaca e Tor Vergata: sette arresti

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Una nuova massiccia attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Frascati, finalizzata al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’area della periferia della Capitale, tra i quartieri popolari di Tor Bella Monaca e Tor Vergata, ha portato, in poche ore, all’arresto di 7 persone, tra cui un minore, e alla denuncia a piede libero di un’altra persona.

I controlli antidroga hanno permesso di arrestare 4 pusher, con l’accusa, a vario titolo, di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A finire in manette sono stati due romani, di 38 e 19 anni, notati dai militari con fare sospetto nella piazza di spaccio di via dell’Archeologia. A seguito del controllo e della perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di 34 dosi di cocaina.

In un’altra piazza di spaccio, quella di via Ferruccio Mengaroni, i militari hanno arrestato un 17enne, nullafacente, anche lui notato aggirarsi con fare sospetto, e a seguito della perquisizione trovato in possesso di 55 dosi di cocaina. Sempre in via dell’Archeologia i militari hanno arrestato un cittadino tunisino di 31 anni, nullafacente e senza fissa dimora, con precedenti specifici, trovato in possesso di 25 dosi di cocaina e 100 euro in contanti, ritenuti provento della pregressa attività di spaccio.

I Carabinieri hanno anche eseguito due ordini di carcerazione. Il primo è stato emesso dalla Corte d’Appello di Lecce – esecuzioni penali – nei confronti di una 24enne, di Palestrina, nullafacente, attualmente sottoposta alla detenzione domiciliare, che dovrà scontare una pena residua di 3 anni e 2 mesi, di reclusione per reati di rapina in concorso e furto aggravato. Ilsecondo, invece, è stato emesso dalla Corte di Appello dell’Aquila  – esecuzioni penali – nei confronti di un 63enne, romano, che dovrà scontare una pena residua di 4 mesi, di reclusione per il reato di rapina.

Ad un romano di 36 anni, nullafacente e già noto alle forze dell’Ordine, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, i militari gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Corte di Appello di Roma, per l’aggravamento della misura a cui era sottoposto, per reiterate violazioni degli obblighi.