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Valmontone, ordinata l’immediata restituzione del cinema teatro Totò al Comune

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Di seguito, il post integrale postato dal Sindaco di Valmontone, Alberto Latini, sul suo profilo Facebook: 

Una sentenza del Tribunale ordinario di Velletri, seconda sezione civile, “ordina a Luigi Mattei l’immediata restituzione del cinema teatro Totò di Valmontone, in favore del Comune di Valmontone” per consentire “l’espletamento dell’iter amministrativo necessario all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e per la realizzazione degli stessi”.

“Finalmente – commenta soddisfatto il sindaco, Alberto Latini – possiamo dare il via alla gara d’appalto per la messa in sicurezza e la sistemazione del teatro e cinema che vogliamo quanto prima restituire ai cittadini di Valmontone. Vale la pena ricordare che il progetto di riqualificazione della struttura è inserito nel Piano triennale 2019/2021 (annualità 2019), con un importo dei lavori di 561.686 euro (di cui 501.460 euro della Regione Lazio e 60.226 di fondi comunali). Le carte sono già alla Cuc che sta provvedendo all’espletamento della gara. Vogliamo chiudere una vicenda che si trascina davvero da troppo tempo”.

“Si tratta – aggiunge Latini – di un intervento fondamentale che, grazie all’ottima progettualità e al lavoro dell’ufficio tecnico, ci consentirà di togliere dall’abbandono e restituire alla cittadinanza, e alle compagnie teatrali locali, un teatro moderno, funzionale ed efficiente per accogliere spettacoli e iniziative culturali di livello, come la città merita”.

Va ricordato che sulla controversa vicenda ha giocato un ruolo importante l’approvazione in Consiglio comunale, nel 2016, del regolamento per la gestione del Cinema Teatro Totò, che ha permesso all’Amministrazione comunale di mettere la parola fine e riportare la struttura nella piena disponibilità del Comune.

La storia ha inizio nel 2000, quando l’immobile viene acquistato dal Comune di Valmontone in un’asta giudiziaria e, “con delibera di consiglio comunale (la n.26 del 3 febbraio 2000), viene concessa allo stesso Luigi Mattei (che prima ne era proprietario) “la locazione e gestione del locale” per la durata di un anno e, comunque, fino all’approvazione di un apposito regolamento, autorizzandolo a trattenere tutti gli incassi”. Nel 2004, con un’ordinanza, il sindaco di allora inibì al Mattei l’ingresso nel locale, apponendo alle porte catene e lucchetti, facendo cambiare addirittura le serrature del teatro e spogliandolo così della “detenzione qualificata dello stesso”. Oggi, con la sentenza del Tribunale di Velletri, si conclude il lungo contenzioso giudiziario.