Nei giorni scorsi abbiamo ripreso un post del Sindaco di Valmontone, Alberto Latini, che sul suo profilo Facebook spiegava che il cinema teatro Totò stava per tornare al Comune (LEGGI QUI). Tuttavia, la replica del diretto interessato non si è fatta attendere.
Ordinanza e non sentenza
Tra Luigi Mattei e Alberto Latini non corre buon sangue. Come era prevedibile, avrebbe risposto al Sindaco e la versione fornita dal cittadino è che ci siano degli errori nel post riportato dal Sindaco. Si legge infatti che “Una sentenza del Tribunale ordinario di Velletri, seconda sezione civile, “ordina a Luigi Mattei l’immediata restituzione del cinema teatro Totò di Valmontone, in favore del Comune di Valmontone” per consentire “l’espletamento dell’iter amministrativo necessario all’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e per la realizzazione degli stessi”.
Tuttavia Mattei spiega che non si tratta di una sentenza ma bensì di un’ordinanza e ci ha mostrato la seguente foto (qui viene riportato soltanto uno stralcio del foglio completo) per argomentare quanto ha affermato:.
Alla fine dei due anni, le chiavi a chi finiranno?
Non solo: Mattei spiega che l’ordinanza gli intima di riconsegnare le chiavi affinché il Comune possa eseguire i lavori di ristrutturazione per i prossimi due anni. Non viene però specificato se alla fine di questi due anni le chiavi dovranno essere o meno riconsegnate a quello che tutt’ora viene riconosciuto come gestore e detentore qualificato del cinema teatro Totò, ovvero Mattei stesso.
Di seguito, lo stralcio di testo interessato:
Mattei spiega anche che il procedimento legato all’ordinanza Sindacale 126 del 16 settembre 2016 è stato archiviato. Nell’ordinanza si rendeva nota l’inagibilità del teatro e quindi vietava al Mattei stesso di accedere all’interno dei locali.
Insomma, una vicenda che si protrae da decenni e che sembrava essersi definitivamente conclusa con le parole del Sindaco, sembra essere ancora aperta.
L’Amministrazione Comunale di Valmontone vorrà replicare alle parole di Mattei? Noi restiamo a disposizione per pubblicare le loro eventuali parole in merito.