MARINO. CECCHI STUCCHEVOLE. IGNORANTE O STRUMENTALIZZATORE? LASCI IN PACE IL PAPA!
“Distinguere la pietà, che indica devozione e rispetto, dal pietismo che, invece, “è solo un’emozione superficiale e offende la dignità dell’altro”. L’obiettivo delle parole di Papa Francesco è di discernere i sentimenti che dovrebbero differenziare l’affetto per gli animali da quelli per il prossimo. “Quante volte – ha detto nel corso della catechesi per l’udienza giubilare in piazza San Pietro– vediamo gente tanto attaccata ai gatti ai cani, e poi lasciano senza aiuto la fame del vicino e della vicina? No, per favore no”.” (Repubblica)
Non ero in Piazza San Pietro, ma queste parole riportate dai media sono semplici, chiare e dirette. Dice il Vescovo di Roma che non basta il pietismo, ma occorre devozione e rispetto. Dice Bergoglio che c’è un affetto differente tra quello da dedicare agli animali e quello da dedicare alle persone. Dice, infine, il Papa, che alle volte (quindi non tutti e non sempre) ci sono persone attaccati a cani e gatti e non al vicino di casa.
C’è qualcuno, tra chi accudisce ed ama cani e gatti ed altre specie animali, come tra chi non accudisce alcun animale, che ha dei dubbi su ciò che con massimo buon senso ha espresso Papa Francesco? Non credo. Non ci voglio credere. Su questo tema è stato esemplificativo e chiaro.
Ma. C’è un “ma”. Il “ma” tirato fuori dal cilindro della campagna elettorale dal candidato della destra marinese (quella che si vergogna di dire che Palozzi e Forza Italia sono il perno di questa alleanza, ancora sostenuta attivamente dall’ex sindaco Silvagni. Quello che ha causato, con altri, vedi arresti e dimissioni, il voto anticipato nel nostro comune), dall’alto della sua dichiarazione di fede cristiana, “boccia” Papa Francesco.
Stefano Cecchi boccia Papa Francesco! Ora, a parte il fatto di ergersi a fedele modello e poi bocciare il detto del Papa; il candidato Sindaco, non si comprende se è ignorante in materia di comunicazione ecclesiastica, oppure se “semplicemente”, in modo orrendo intellettualmente (moralmente non giudico, essendo ateo, lascio ai lettori ed elettori cristiani questo compito nei confronti di costui), strumentalizza il Papa.
Infatti, Cecchi ha sentito la necessità di esternare e di usare un avverbio e una congiunzione avversativa (cioè che sostiene il contrario di quanto detto) rispetto alle parole del Papa. E lo boccia sul presupposto che quelle parole erano non a correzione – come si evince – di un difetto di comportamento da parti di alcuni; ma, appunto, come se Bergoglio avesse accusato tutti coloro che hanno cani e gatti e li accudiscono e li amano.
E’ un modo, credo non cristiano di trattare la comunicazione del Papa ai fedeli; sicuramente strumentale, messo in atto solo al fine di ricordare che egli si occupa di cani (saltando magari il dettaglio che lo fa campandoci sopra inclusi denari pubblici), per strizzare l’occhio a chi ha cani e gatti.
Spero, che chi voglia riflettere sul cinismo di questa persona che strumentalizza religione e sentimenti, sappia analizzarlo nella sua ri-proposta politica (dopo anni di potere dietro le quinte) e trattarlo di conseguenza.
E lasci in pace Papa Bergoglio. Soprattutto quando si esprime verso i fedeli in modo schietto e diretto.