Cronaca

Tor Bella Monaca, il marito tiene la moglie in bagno da due giorni e la minaccia: arrestato

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Poco dopo le 10 di mattina del 1 novembre, una donna ha chiamato, piangendo, il 112 nue. Ha affermato di essere riuscita a scappare da ciò che da qualche giorno era diventata la sua prigione. Arrivati immediatamente in zona Tor Bella Monaca, gli agenti della polizia di stato non riuscivano a credere al racconto della donna: “Mio marito da due giorni mi tiene costretta dentro il bagno di casa sotto minaccia continua“.

Episodi di violenza ripetuti nel tempo

La coppia, sposata da anni, ha vissuto sempre un rapporto di alti e bassi in relazione alla tossicodipendenza dell’uomo. Nell’ultimo periodo, per il forte stato di agitazione psicologica che lui stava attraversando, costringeva la donna a chiudere totalmente i rapporti con i propri parenti, vittime anch’essi di azioni violente e quindi costretti al silenzio, proibendole l’uso del proprio telefono e di avere qualsiasi contatto con l’esterno.

La donna era stata anche accoltellata

Gli episodi di violenza sono culminati con la totale reclusione fisica all’interno del bagno di casa. In passato sono stati comunque frequente le esplosioni di violenza fisica, fra cui anche un accoltellamento. Solo nella mattinata del 1 novembre, la donna, sfruttando un momentaneo abbassamento della guardia dell’uomo, riusciva a scappare da quella vera e propria prigione per chiedere aiuto a un bar di via Aspertini.

Gli agenti arrivati sul posto si sono dati all’immediata ricerca dell’uomo, ancora presente nell’abitazione. Nonostante un primo momento di resistenza, lo stesso veniva bloccato e accompagnato presso il commissariato di zona. All’interno dell’appartamento si evinceva la precarietà igienica, numerosa era la presenza di feci e bisogni del cane della coppia, anch’esso vittima della squilibratezza dell’uomo.

La donna necessitava di soccorso medico, pertanto accompagnata presso l’ospedale Casilino si attivava la procedura prevista per questo tipo di violenze. Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere e dovrà rispondere di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e d’animali.