Un incidente gravissimo che, per fortuna, si è concluso senza vittime e feriti, ma che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, considerate le ripercussioni sulle strutture e sui macchinari, andati fuori uso. Lo afferma il Codacons, commentando l’incendio scoppiato all’ospedale San Pietro Fatebenefratelli in via Cassia.
“Ci attendiamo che ora gli organi competenti svolgano tutte le indagini del caso per verificare non solo le cause del rogo, ma anche il pieno rispetto delle normative di sicurezza – spiega il Codacons – Non è la prima volta che si verificano incidenti simili negli ospedali della capitale: lo scorso 22 settembre un rogo scoppiò in un locale-ripostiglio del policlinico Umberto I, mentre un anno fa un incendio analogo coinvolse il Fatebenefratelli all’Isola Tiberina. Più grave il caso del San Camillo, quando nel maggio del 2016 le fiamme causarono la morte di un paziente”.
“Alla luce dei frequenti incendi che scoppiano negli ospedali di Roma, chiediamo oggi al Ministero della salute di disporre una verifica straordinaria di tutti i nosocomi della capitale, al fine di certificare il pieno rispetto delle rigide normative sul fronte della sicurezza e sanare eventuali criticità che saranno riscontrate” – afferma il presidente Carlo Rienzi.