Nell’ambito delle attività investigative volte a contrastare il fenomeno delle truffe, gli agenti della Polizia di Stato del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni del Lazio hanno arrestato P.G. di 50 enne e S.S. una donna di 59anni; denunciato inoltre in stato di libertà una terza persona, G. G. di 49 anni, in quanto, associati tra loro, tentavano di commettevano una truffa consistente nella compravendita in frode di un immobile all’insaputa della reale proprietaria.
Nel dettaglio, nella giornata di ieri il personale della Polizia Postale è intervenuto presso l’ufficio postale di viale Beethoven poiché era presente presso lo sportello una donna che tentava di riscuotere un assegno di 50.000 euro, presentando un documento di identità sospetto.
La donna è stata bloccata dai poliziotti mentre si apprestava a salire a bordo di un’autovettura guidata da un complice.
I primi approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che la donna, presentando documenti di identità falsi e sostituendosi alla reale proprietaria di un immobile posto in vendita, aveva ottenuto un assegno di 50.000 euro, quale caparra per la vendita, il cui importo era stato stabilito in 850.000 euro.
I due venivano anche trovati in possesso di documenti di identità falsi validi per l’espatrio e quindi tratti in arresto.
Sono in corso accertamenti nei confronti di una terza persona, al momento formalmente sottoposta a indagini, per verificare come facessero i truffatori ad avere la disponibilità delle chiavi dell’appartamento che era stato visionato dall’acquirente prima della sottoscrizione del contratto preliminare all’acquisto.
Con riferimento a quanto accaduto, la Polizia Postale consiglia massima prudenza nelle transazioni tra privati e, nel caso in cui vengano stipulati contratti preliminari senza l’intervento di un pubblico ufficiale, di richiedere comunque specifici accertamenti sull’immobile prima di effettuare ogni forma di pagamento.