Con l’occasione della sosta forzata per i noti motivi, in casa Torre Angela Acds è tempo di fare un primo mini-bilancio della stagione e ovviamente tocca al direttore generale Fabrizio Ciani fare una panoramica.
«Iniziando dai grandi, la Prima categoria è reduce dalla prima sconfitta in campionato ottenuta in maniera immeritata sul campo della capolista Pro Marcellina dopo una gara quasi sempre condotta. Abbiamo visto diverse squadre e sono convinto sempre di più che questo gruppo se la possa giocare con tutte e fare una stagione da vertice. Nell’ultimo periodo ci hanno lasciato Del Vecchio per motivi personali e Mariotti per una sua scelta e poi ci sono state le dimissioni del direttore sportivo Davide Miscoli con cui non c’era più identità di vedute. Ma il gruppo di mister Rubenni rimane molto competitivo e ci auguriamo possa dimostrarlo sul campo».
Capitolo settore giovanile: anche in questo caso Ciani esprime fiducia. «Le due Juniores, quella provinciale di mister Formisano e la regionale C di mister Polletta, giocano un ottimo calcio e possono ambire alle prime posizioni. L’Under 17 provinciale di Dolci è già seconda e sarà sicuramente protagonista, mentre l’Under 16 provinciale di Filippis sta pian piano carburando e sono convinto che potrà fare un buon campionato, anche se non proprio nelle primissime posizioni. Infine abbiamo i due gruppi “ex Giovanissimi”: l’Under 15 provinciale di mister D’Auria ha un potenziale notevolissimo e ci puntiamo molto, ma il gruppo deve seguire attentamente le direttive del tecnico per arrivare lontano. Infine l’Under 14 provinciale di mister Nobili ha iniziato il campionato con tanto timore, ma finora è riuscita a vincere una partita e a giocarsela con dignità in quasi tutti gli incontri pur avendo un organico numericamente limitato e integrato con alcuni 2006».
Ciani, da dirigente navigato, conclude con una riflessione sull’episodio dell’aggressione all’arbitro Riccardo Bernardini che ha provocato il blocco di tutti i campionati domenica scorsa.
«E’ stata una giornata di riflessione: l’episodio è stato l’apice di una serie di accadimenti simili. Gli arbitri sono questi, fanno parte del gioco e bisogna capire che una volta finita la partita tutto deve rientrare. A mio parere la domenica di stop può essere anche servita come monito per far capire l’importanza del ruolo degli arbitri, ma si devono mettere in campo delle idee per migliorare il livello tecnico dei fischietti. Io proporrei all’Aia di reclutare ragazzi che smettono di giocare perché solo chi ha giocato può cogliere determinate sfumature durante l’arbitraggio di una partita. In tal senso mi conforta l’esempio recentissimo di un nostro ex giocatore delle giovanili che ha intrapreso la carriera da arbitro e la sta portando avanti in maniera estremamente positiva dimostrando tutte le sue qualità».