Inizia a carburare la Juniores regionale C del Torre Angela Acds. I ragazzi di mister Daniele Polletta si sono letteralmente scatenati nell’ultimo match, travolgendo con un netto 9-2 il Latina Scalo Sermoneta. Una gara senza storia in cui la parte del leone l’hanno fatta Trincia e D’Orazi, autori entrambi di una tripletta a cui si sono aggiunte la doppietta di De Luca e il gol di Di Bartolomeo.
«E’ stata una gara abbastanza semplice che abbiamo già indirizzato nel primo tempo – dice proprio l’attaccante classe 2001 Luca Trincia – Nella ripresa, anzi, avremmo dovuto stare più attenti ed evitare di subire due reti, ma il risultato era troppo ampio e la concentrazione è un po’ scesa. Comunque non bisogna esaltarsi per questo tipo di vittoria, dobbiamo aspettare test più severi». Per l’attaccante, che tra l’altro si è anche già guadagnato qualche allenamento con la Prima categoria di mister Andrea Rubenni, è stata l’occasione di raddoppiare il proprio bottino e volare a quota sei reti stagionali. «Mi trovo bene in questo gruppo, ma d’altronde conoscevo già diversi miei attuali compagni di squadra con cui ho condiviso un periodo al Borussia» spiega Trincia che poi parla di mister Daniele Polletta. «Anche lui lo avevo conosciuto al Borussia, ma in questa stagione mi sta allenando per la prima volta e mi piace molto il suo modo di intendere il calcio: è davvero “malato” per questo sport ed in questo senso la vivo come lui». Trincia propone ai suoi compagni un obiettivo ambizioso. «Dobbiamo pensare di poter vincere tutte le partite perché solo in questa maniera possiamo provare ad arrivare in alto.
Il gruppo è molto valido, bisogna crescere a livello di mentalità anche se partita dopo partita la squadra sta trovando una sua quadratura». Nel prossimo turno la Juniores regionale C del Torre Angela Acds sarà di scena sul campo del Time Sport Garbatella. «Una sfida complicata, su un terreno di gioco abbastanza piccolo. Potrebbe essere la gara della svolta per la nostra stagione, dovessimo vincere sarebbe un forte segnale di continuità» conclude Trincia.