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Genzano, presentato il piano comunale di Protezione Civile

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gavignano albero cade via gavignanese

A Palazzo Sforza Cesarini una giornata di sensibilizzazione e sviluppo della conoscenza come prima forma di prevenzione

La pianificazione dell’emergenza in caso di evento calamitoso. È questo in estrema sintesi il tema affrontato durante la giornata formativa di presentazione del Piano comunale di Protezione civile svoltasi ieri a Palazzo Sforza Cesarini.

Fortemente voluto dall’Amministrazione comunale come primo passo nella direzione della sensibilizzazione della cittadinanza, l’evento ‘Il territorio dei Castelli Romani tra prevenzione, protezione dai rischi e nuovi scenari’ nasce da un ordine del giorno – sul tavolo del Consiglio comunale lunedì prossimo – che impegna Sindaco e Giunta su dieci punti strategici ed essenziali per la tutela del territorio e della sicurezza della comunità.

“In tema di Protezione civile sono necessari impegno e dedizione. Si tratta di una materia in continua evoluzione, per la quale è fondamentale la condivisione con la comunità”, ha evidenziato il Sindaco Daniele Lorenzon spiegando come l’intento dell’evento sia proprio richiamare l’attenzione su due parole chiave: prevenzione e sicurezza, fornendo ai cittadini uno strumento sempre consultabile in caso di bisogno, che consenta di “conoscere i rischi della realtà locale e al tempo stesso diffonde conoscenza”: il Pec, Piano di emergenza comunale.

“Il Piano di emergenza comunale disciplina le procedure operative da mettere in campo in base al tipo di emergenza e individua i soggetti responsabili delle varie funzioni: è uno strumento operativo di pianificazione indispensabile per gestire gli eventi calamitosi che possono verificarsi sul territorio”, ha spiegato il consulente safety del Comune, Francesco Maria Ermani, mostrando ai presenti in sala in maniera interattiva il Pec di Genzano, uno tra i piani più avanzati nel panorama nazionale.

Il Pec presenta una parte dedicata ai minori, come ha ricordato Flaminia Cardani, di Save the Children, che insieme al Dipartimento della Protezione civile ha elaborato un decalogo di linee guida per la protezione dei minori in caso di emergenza.

L’importanza che rivestono i Pec è stata evidenziata dai funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Gabriella Casertano e Nicoletta Lucariello: numeri alla mano, nel 2015 il 36,2% dei Comuni del Lazio era privo del Pec, oggi su 378 Comuni ben 362 hanno un piano aggiornato.

Ciò che è emerso, unanime, dagli interventi dei relatori è la necessità di un coordinamento tra sindaci che favorisca processi decisionali condivisi nella fase dell’emergenza. “Il piano di emergenza comunale deve essere un piano partecipato, dove il cittadino è uno strumento e al tempo stesso un attore. Il cittadino è la Protezione civile”, ha sottolineato il funzionario del Dipartimento Stefania Renzulli.

Il nostro Comune fa parte del Coi, il Centro operativo intercomunale formato dai Comuni di Lanuvio, Nemi e Albano laziale, Comune capofila. “Il Coi è l’ente che interviene quando il rischio coinvolge più Comuni”, ha sottolineato il Sindaco di Albano, Nicola Marini, ribadendo la necessità di “definire le regole e il coordinamento delle varie forze coinvolte”. A sottolineare la vicinanza degli enti sovracomunali in caso di emergenza il funzionario di Città Metropolitana, Alessio Argentieri, che ha evidenziato l’importanza di un tavolo decisionale che coinvolga i vari attori e non lasci i sindaci da soli.

L’esigenza di intervenire normativamente su una materia che “non conosce colore politico, ma si rivolge indistintamente alla collettività”, è stata rimarcata dal consigliere regionale Marco Cacciatore – componente della XII commissione Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione – che ha ricordato la recente approvazione all’unanimità della Legge regionale sulla prevenzione del rischio sismico.

Per proseguire il percorso iniziato con la presentazione del Piano comunale di Protezione civile, il nostro Comune ha richiesto di poter ospitare la mostra itinerante promossa dal Dipartimento della Protezione civile, ‘Terremoti d’Italia’, con l’obiettivo di diffondere la cultura di protezione civile, stimolando i cittadini ad assumere un ruolo attivo nel campo della prevenzione, attraverso la conoscenza del fenomeno fisico e la memoria storica dei terremoti del passato.