Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sottosezione di Albano Laziale durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato due individui sospetti a bordo di un furgone.
Insospettiti dall’atteggiamento dei due, gli agenti hanno deciso di seguire i loro movimenti. Giunti all’altezza di via Sefro, vedevano il furgone introdursi all’interno del cortile di una abitazione. Osservandoli dalla recinzione esterna, gli agenti potevano chiaramente scorgere che dallo stesso mezzo veniva scaricata una moto Honda di colore nero, poi frettolosamente occultata dietro l’abitazione da un terzo soggetto che era li ad attenderli.
Intervenuti, gli agenti hanno accertato la provenienza furtiva della moto, che presentava chiari segni di manomissione al quadro di accensione e denunciato i due uomini in stato di libertà.
Arrestato, invece, l’uomo presente all’interno del cortile, M.R., in quanto, a seguito di perquisizione domiciliare, sono state rinvenute diverse parti di moto e autoveicoli smontati nonché centraline e chiavi alterate per l’accensione di motoveicoli.
L’arrestato condotto per l’udienza direttissima presso la Procura di Piazzale Clodio è stato condannato alla pena di un anno e 4 mesi di reclusione da scontare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il motoveicolo è stato riconsegnato nell’immediatezza alla persona che ne aveva denunciato il furto.