Dichiarazione dei Segretari Generali FP CGIL Roma e Lazio, Natale Di Cola, CISL FP Roma e Lazio, Roberto Chierchia, UIL FPL Roma e Lazio, Sandro Bernardini.
Salario accessorio: Roma Capitale vittima dei veti della burocrazia, il 25 maggio è sciopero.
Sette mesi di commissariamento e, alla vigilia delle elezioni comunali, nulla è stato prodotto per definire un contratto condiviso per i 24.000 dipendenti capitolini. Due anni di penalizzazioni economiche, condizioni di lavoro disagiate e ovvie conseguenze di disservizio per i cittadini. La gestione commissariale ha reso spendibili tutti i 157 milioni di euro precedentemente tagliati dall’atto unilaterale, ma rischia lo stesso fallimento dalla Giunta Marino. Nonostante le dichiarate buone intenzioni non ha saputo definire un contratto condiviso.
Responsabilità anche di una classe dirigente inadeguata che non ha saputo o voluto produrre proposte utili, che non sembra all’altezza di affrontare le criticità presenti, e il cui immobilismo vanifica ogni sforzo di trovare soluzioni e onorare gli impegni assunti dallo stesso Commissario.
L’ultima conferma nelle prossime busta paga: le quote tagliate nel 2015 dall’atto unilaterale sembra che non saranno distribuite a maggio e a giugno, come da assicurazioni fornite e da impegni presi sul tavolo di confronto. Ancora una volta chi ha la responsabilità di gestire Roma Capitale viene sconfessato dall’apparato burocratico. La responsabilità fin qui dimostrata da parte sindacale non può significare diventare ostaggi dell’immobilismo. Non ce lo possiamo permettere, per i 24.000 dipendenti capitolini, le loro buste paga e per i cittadini.
La prossima giunta avrà un gran da fare per uscire da una situazione già ampiamente compromessa e con l’aggravante di ritrovarsi una classe dirigente che ha già dimostrato la propria incapacità di gestire una situazione così complessa.
Le difficoltà dei rapporti con il Governo nazionale si replicano a livello locale. Una ragione in più per partecipare in massa allo sciopero del 25 maggio. La prossima amministrazione deve sapere, già da subito, che la priorità per Roma è proprio quella di chiudere al più presto la stagione degli atti unilaterali, che hanno prodotto solo inefficienze nei servizi ai cittadini e penalizzazioni per chi lavora.