La nota stampa dell’Amministrazione
Emergenza Roma? Ai posteri l’ardua sentenza, oggi le chiacchiere lasciano il tempo che trovano e sono sempre gli stessi a farle!
L’incendio al TMB Salario è stata l’ennesima disgrazia avvenuta in un contesto nel quale chi dovrebbe dare soluzioni ed alternative si rifiuta di farlo in modo serio. La gestione dei rifiuti è una cosa complessa, che a prescindere dalla tecnica è un problema sociale. Non è detto che si debba soddisfare solo uno degli aspetti: tecnica ed aspetti sociali possono coesistere e vincere entrambi.
Quello che manca da parte di Roma Capitale è una seria programmazione avente un minimo di coraggio e da 3 anni la più grande città italiana non fa altro che proposte senza senso e sconnesse tra di loro. Ci rendiamo conto della difficoltà ma non ci si può nascondere dietro ad un dito. Servono impianti, servono scelte coraggiose sui servizi, servono idee e la forza di portarle avanti.
Mentre Colleferro, il suo territorio ed i suoi cittadini riescono ad imporsi sulla Regione facendogli cambiare idea a Roma il TMB Salario, secondo la Sindaca, deve diventare una fabbrica creativa del riuso. Si ignora totalmente quali rifiuti vanno in quell’impianto oppure siamo sempre e solo ai proclami? Roma ha la capacità e la sensibilità di fare scelte corrette in tal senso, ne siamo sicuri, ma è bene che si sbrighi: di tempo ne è passato pure troppo e da chi passa sempre il tempo a bacchettare gli altri ci aspettiamo di più.
I fatti
Quanto a Colleferro vorremmo far notare che non stiamo risolvendo nessuna emergenza. All’impianto di Aprilia, Rida Ambiente, i rifiuti romani sono sempre andati. Nella discarica di Colle Fagiolara gli unici autorizzati a mandare rifiuti trattati sono i TMB, tra questi storicamente c’è Rida Ambiente. Nulla di strano quindi.
Semplicemente l’incendio al Salario ha fatto sbloccare Regione Lazio e Rida Ambiente, per evidenti questioni di necessità, che hanno trovato un accordo per conferire i rifiuti in discarica. Abbiamo più volte spiegato la necessità di completare la coltivazione della discarica conferendo rifiuti trattati.
La chiusura della discarica
Come di rito in questi casi ricordiamo che la discarica chiuderà il 31/12/2019 e che occorre minimizzare le volumetrie residue per evitare che qualcuno possa farsi venire in mente di utilizzarle. Conferire anche la domenica significa lavorare in questa direzione sempre tenendo bene a mente che in discarica occorre lavorare attentamente e nel massimo rispetto dell’ambiente possibile.
In tal senso abbiamo pressato Lazio Ambiente affinché potenzi i sistemi di abbattimento degli odori. In una prima fase l’unico nebulizzatore presente in discarica è stato collocato in una posizione strategica e all’IPIA l’odore è sparito. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’acquisto di altri 4 nebulizzatori in modo da massimizzare ancora la riduzione degli odori.
Ci teniamo a precisare, come erroneamente qualcuno scrive, che gli inceneritori di Colle Sughero sono e resteranno chiusi. Saranno convertiti in impianti di recupero di materia senza combustioni e all’avanguardia dimostrando che determinazione e idee alternative possono funzionare per risolvere problemi come questo soppiantando definitivamente discariche ed inceneritori, un caso unico in Italia!
Da quando abbiamo ottenuto questo storico ed insperato risultato anche quelli favorevoli agli inceneritori sono diventanti inguaribili ambientalisti. Ci fa piacere e li rincuoriamo dicendogli che noi andremo avanti per la nostra strada come abbiamo sempre fatto, lealmente dalla parte dei cittadini!
Firmato
Il Sindaco Pierluigi Sanna
L’Assessore Giulio Calamita