“Se tutti hanno la stessa casacca devono giocare nella stessa squadra, altrimenti è un massacro. Abbiamo la Regione del Pd, con ‘fratelli’ politici importanti, e se in più persone lavoriamo con la Regione possiamo portare più risorse al paese. Ad Artena abbiamo un’opposizione che, anche avendo la stessa casacca, non ha portato un contributo perché ovviamente nascono contrasti. Ma in uno stesso partito i contrasti andrebbero eliminati, perché portano solo danni ai cittadini”.
Con queste parole, asserite durante un’intervista per il giornale “La Nuova Tribuna”, Domenico Pecorari, assessore ai lavori pubblici del Comune di Artena, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, esorta all’unità politica del Centro Sinistra. In sostanza chiede maggior compattezza da parte degli esponenti del partito democratico artenese. Un invito che consente di fare un punto della situazione sull’attuale composizione della maggioranza di Artena, e anche sulla figura di Domenico Pecorari.
Il Sindaco Angelini, ex PCI ed esponente del Partito Democratico governa con una maggioranza formata da personalità riconducibili al mondo della destra artenese. Dal Vice Sindaco Loris Talone, passando per l’assessora Lara Caschera fino ad arriva ad Ileana Serangeli, ex assessora al bilancio e – per un breve periodo – Vice Sindaco di quest’amministrazione, che da ottobre siede nelle file dell’opposizione, dopo aver avuto contrasti e frizioni proprio con le decisioni prese in materia di lavori pubblici da Domenico Pecorari.
La replica della Carocci: ” L’unità del partito non si invoca quando fa comodo “
Alle prossime elezioni, secondo Pecorari, i membri del partito democratico dovrebbero stare insieme per il bene del paese. Una risposta a quest’appello arriva dall’opposizione, da Silvia Carocci, esponente Dem e consigliera con il gruppo Artena Cambia. L’unità di un partito – spiega la Carocci – non è una cosa da invocare quando fa comodo. Ovviamente questo vale soprattutto quando si tratta di decidere delle sorti della città: prima di parlare di nomi, dovremmo parlare di Artena e del suo futuro. Le dichiarazioni di Pecorari – continua la consigliera d’opposizione – lasciano trapelare una sola cosa: Angelini, dopo aver amministrato cinque anni con i rappresentanti di tutti i partiti dell’arco costituzionale, torna al PD perché è rimasto solo. Sfruttare le dinamiche di un partito ridotto allo stremo per superare le difficoltà generate dal cattivo amministrare è scorretto e ingeneroso nei confronti di tutti coloro che hanno veramente a cuore il Partito Democratico.
Questa la replica della Carocci alla dichiarazioni di Pecorari. Una replica che arriva dal gruppo consigliare con il quale Domenico Pecorari si è candidato e grazie al quale è entrato in consiglio comunale. Infatti l’attuale assessore ai lavori pubblici siede in maggioranza soltanto da due anni, cioè da quando c’è stato il rimpastone della giunta comunale.
Pecorari: ” Sono passato in maggioranza per salvaguardare il partito e Artena”
A Casilina News Pecorari ha asserito che sei indossi una casacca, se sei in una squadra e l’allenatore ti dice di attaccare o difendere, bisogna fare quello che ti dice l’allenatore. Sono passato in maggioranza per salvaguardare il partito e per evitare il commissariamento del Comune. Pecorari fa riferimento alla crisi di governo della Giunta Angelini del 2016 che ha portato – per diverse ragioni – all’uscita di quattro consiglieri dalla maggioranza (che ora compongono il gruppo Collaboriamo per Artena) e alla sua entrata in Giunta, dopo il passo indietro di Alessandra Bucci, oggi consigliera con delega al polo museale.
I cambi di casacca di Pecorari
Dall’opposizione alla maggioranza. Non è di certo la prima volta per Pecorari. Durante le elezioni del 2010, l’attuale assessore ai lavori pubblici venne eletto come consigliere d’opposizione con la lista Crescere Insieme, gruppo politico di Erminio Latini, già Sindaco e politico artenese di vecchia data. Tempo due anni e Pecorari salta nella maggioranza di Mario Petrichella, nel 2012, dopo l’uscita dei consiglieri Mattozzi e Perugini. Pecorari di casacche ne ha cambiate tante: da sempre di area democristiana, si era iscritto all’UDC nel 2016, insieme a Mario Petrichella, con tanto di benedizione politica di Luciano Ciocchetti, ex vice presidente del Lazio con la giunta Polverini, ora politicamente vicino a Raffele Fitto e a Giorgia Meloni.
Di Pecorari, nel 2016 Ciocchetti disse: una serie di amministratori, sindaci e consiglieri locali, da quelli municipali a quelli comunali (Nando Cascioli Sindaco Di Poli, Domenico Pecorari Cons. Di Artena, Armando D’amico Cons. Di Tolfa, Antonio Chiavoni Cons. Di Tolfa Mauro De Bosi Vice Presidente Cotral Giuseppe Zangardi Cons. Corecom, Giuliano Egidi Pres. Cons. Vi Municipio, Franco Tozzi Sindaco Di Marano, Francesco Colagrossi Sindaco Di Capranica, Giorgio Fiasco Cons. Valmontone, Massimiliano Di Santo Cons. Valmontone e Enzo De Luca Cons. Mazzano Romano.) scelgono la strada tracciata dal leader Udc Pier Ferdiando Casini.” Questi sono solo una parte dei miei amici con i quali ho condiviso un discorso e con i quali vogliamo condividere l’idea della partecipazione e il Partito Democratico, per come si è configurato, non l’ha avuta.
E ora nel 2018, a pochi mesi dalle elezioni, Pecorari guarda e spera nell’unità del centro sinistra di Artena, preoccupato forse da un’unione delle forze di centro destra e allarmato dalla tornata elettorale che potrebbe non garantire continuità ai progetti del suo assessorato, come il nuovo cimitero, il rifacimento del campo sportivo e lo sblocco dei lavori del Palazzetto dello sport, opera che resta incompiuta. Iniziano i proclami, si diffondo appelli e si cercano alleanze. Parte la campagna elettorale ad Artena e si cerca la squadra giusta.