Il Governo ed il Parlamento a dicembre 2018 hanno deliberato una serie di modifiche fiscali per l’anno 2019, che il noto tributarista avvocato Maurizio Villani espone sinteticamente:
A) “Pace fiscale” (che in effetti è un condono fiscale) prevista dagli artt. da 1 a 9 del D.L. n. 119 del 23 ottobre 2018, entrato in vigore il 24 ottobre 2018, convertito dalla Legge n. 136 del 17 dicembre 2018 (in G.U. 293 del 18 dicembre 2018) e che si articola nel modo seguente:
– definizione agevolata dei processi verbali di constatazione (art. 1);
– definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento (art. 2);
– definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione (c.d. rottamazione – ter – art. 3);
– stralcio dei debiti fino a 1000 euro (art. 4);
– definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione a titolo di risorse proprie dell’Unione Europea (art. 5);
– definizione agevolata delle liti fiscali pendenti alla data del 24 ottobre 2018, con la possibilità di definizione agevolata delle controversie dei tributi locali se gli Enti territoriali lo stabiliscono entro il 31 marzo 2019 (art. 6);
– definizioni agevolate da parte delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche, iscritte nel Registro CONI (art. 7);
– definizione agevolata di alcune imposte di consumo (art. 8);
– definizione di tutte le irregolarità formali con il pagamento di euro 200 (art.9).
b) Con la legge di bilancio che sarà approvata oggi, e che sarà pubblicata domani lunedì 31 dicembre 2018, sono previste le seguenti modifiche fiscali:
– regime forfetario con imposta sostitutiva al 15% ai contribuenti che hanno conseguito nell’anno 2018 ricavi o compensi fino a un massimo di 65.000 euro; il suddetto limite dei 65.000 euro è unico per tutte le partite iva e sostituisce i precedenti valori soglia dei ricavi – compensi percepiti (riguarda un milione di partite iva nonché gli insegnanti per le ripetizioni private); il suddetto regime non è applicabile a chi fattura al proprio datore di lavoro;
– con il decimo condono del Governo si prevede una definizione agevolata dei debiti derivanti dall’omesso versamento di IRPEF e IVA delle persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, ossia che hanno un ISEE fino a 20.000 euro (c.d. “saldo e stralcio”); sarà possibile definire il capitale, le sanzioni e gli interessi con il pagamento di un forfait pari al 16% se l’ISEE del nucleo familiare non supera gli 8.500 euro, al 20% con ISEE compreso tra 8.500 e 12.500 euro e al 35% se l’ISEE è superiore a 12.500 euro ma sempre nel tetto dei 20.000 euro; l’istanza deve essere presentata entro il 30 aprile 2019 e si potrà pagare o in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019 o in cinque rate: 35% a novembre 2019, 20% a marzo 2020, 15% a luglio 2020, 15% a marzo 2021 e 15% a luglio 2021; alle rate si applicano gli interessi al 2% annuo;
– web tax del 3% su piattaforme, pubblicità e dati;
– aumento dell’IRES per gli Enti del terzo settore e per le aziende del sistema sanitario;
– aliquota del 7% per tutti i pensionati, anche esteri, che si trasferiscono nelle regioni del Sud in Comuni fino a 20.000 abitanti;
– infine, torna per gli Enti locali la possibilità di aumentare le aliquote dell’IMU, della TASI e delle addizionali IRPEF.,
Al di là delle esposte rilevanti novità legislative in materia fiscale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilancia l’augurio dell’avvocato Maurizio Villani che “il 2019 porti la riforma della Giustizia Tributaria”.