Politica

Decreto Sicurezza, parla il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna: “Produce caos, incertezza e paure”

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Dopo le proteste dei Sindaci attorno al decreto Sicurezza e Immigrazione, Casilina News ha incontrato il Sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna. Il primo cittadino condivide la posizione dei Sindaci che hanno evidenziato l’incostituzionalità del Decreto. Per molti primi cittadini questo provvedimento, oltre a essere pieno di norme confuse e poco chiare, riduce diritti e discrimina molte persone perché, di fatto, molti migranti  saranno esclusi dai percorsi di accoglienza e di protezione umanitaria, dalla possibilità di iscriversi all’anagrafe e di accedere a una serie di servizi. 

Sindaco, cosa pensa del Decreto Sicurezza e delle proteste dei suoi colleghi di questi giorni? Da Orlando, passando per De Magistris fino a Pizzarotti e al Presidente dell’Anci. Il fronte dei Sindaci schierati contro l’attuazione di questo decreto aumenta. Condivide anche Lei questa posizione? 

I sindaci rappresentano le istituzioni e debbono rispettare ed applicare le leggi dello Stato anche quando urtano la propria suscettibilità personale o sono ritenute sbagliate, nel pieno rispetto della Carta Costituzionale. Alcuni colleghi delle grandi città non hanno detto propriamente che disobbediranno, hanno detto che giudicano la legge in questione incostituzionale e quindi di difficile applicazione per un sindaco che giura sulla Costituzione. Tra l’altro in queste ore si è espresso anche il CSM ( Consiglio Superiore della Magistratura n.d.r.) confermando vizi di incostituzionalità. Inoltre, in alcune parti, la legge non abroga le precedenti norme generando grande confusione sulle applicazioni o meno di norme parallele ed comunque in vigore. La legge in questione, che io non condivido nei contenuti, risulta proprio fatta male anche in termini giuridici e complicata da applicare. Ne parlo da giorni coi miei uffici per venirne a capo.

Quali sono le principali conseguenze dell’attuazione del Dl Sicurezza? 
Mi sembra che questa legge sia criticata da tutti, leghisti esclusi. Produce sicuramente confusione perché come dicevo prima confligge con la Costituzione, non abroga definitivamente norme precedenti. Produce caos, paure, incertezza. Proprio l’effetto che Salvini vuole. Questo ministro dell’Interno ama il disordine sociale poiché consente il suo galleggiamento politico. Poco importa se va in crisi il sistema istituzionale e di valori della Repubblica intera, sindaci compresi.

Cosa pensa dell’accostamento tra Sicurezza e Immigrazione? 
Che è naturalmente un mantra inesistente. A Colleferro ci sono comunità di migranti storiche, ci sono Cas e Sprar. Il nucleo originario della città proveniva da mezzo mondo, io stesso sono figlio di migranti. Immigrazione e sicurezza possono accostarsi solo in alcuni casi, piuttosto rari. Sicurezza è però una cosa serissima: sicurezza si fa comperando auto nuove ed attrezzature ai corpi di polizia e attivando video sorveglianze diffuse, si fa facendo i controlli preventivi, si fa diffondendo conoscenza e sapere come antidoto alla paura, sicurezza ai fa sviluppando il senso dello stare insieme, il senso della comunità.