Di seguito, la nota del rappresentante del Movimento 5 Stelle di Ciampino relativa alla questione del T.P.L.. secondo Marco Bartolucci mancherebbero alcuni documenti fondamentali. Ecco la nota integrale:
Ovviamente non ci riferiamo alla patente D pubblica di cui certamente sono dotati tutti gli autisti della società privata che da quasi trent’anni gestisce in regime di monopolio di T.P.L. del Comune di Ciampino.
Ci riferiamo invece a quella patente di legalità che in un Comune “normale” (ma evidentemente quest’aggettivo da troppo tempo al Comune di Ciampino) è assicurata da questi elementi indispensabili:
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gara europea ad evidenza pubblica;
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aggiudicazione e stipula del contratto d’appalto;
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polizze assicurative;
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nomina del direttore dell’esecuzione del contratto.
Nulla di tutto questo nel nostro Comune; abbiamo monitorato quotidianamente l’albo pretorio on line dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018 e non abbiamo trovato traccia di questi documenti che la normativa di settore prevede siano inderogabili. Ne deduciamo che la flotta del trasporto pubblico locale stia navigando in un mare di illegalità. A tre anni dall’adesione all’Ambito Territoriale del TPL dei Castelli Romani, fortemente voluta dall’Amministrazione Terzulli già dal 2015, non c’è traccia del bando di gara europea che il Comune di Albano Laziale avrebbe dovuto bandire. Ad oltre due anni dall’inizio del percorso alternativo della “gara d’appalto” da espletare presso la Stazione Unica Appaltante presso la Città Metropolitana di Roma Capitale nessun bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea. Abbiamo però assistito nel frattempo, ovvero fino alla caduta dell’Amministrazione Terzulli, a tante risibili scuse unite a tante bugie.
Al momento comunque, nella speranza di essere pubblicamente smentiti, possiamo solo ipotizzare che l’intero 2018 il T.P.L. sia stato gestito con la procedura tutta ciampinese della “proroga di fatto”. Per il periodo da gennaio a maggio nulla di nuovo rispetto a come ci aveva abituato l’Amministrazione a guida Partito Democratico in materia di gestione spregiudicata dei servizi pubblici locali, maxi appalto dell’igiene urbana di oltre € 48.000.000 primo fra tutti.
Quel che invece ci sembra ancor più grave è che nulla appare essere mutato da giugno a dicembre con l’insediamento della gestione straordinaria guidata dalla Dott.ssa Moscarella. Ci piace ricordare che le gestioni straordinarie, come quella attuale del Comune di Ciampino, non godono di poteri straordinari per operare in deroga al Testo Unico degli Enti Locali ed al Codice degli Appalti.
E’ necessario quindi un immediato cambio di passo negli uffici di Largo Felice Armati sia da parte di chi al pari dei Sindaci “è responsabile dell’amministrazione del Comune”, che da parte della Dirigenza comunale su cui pende “la responsabilità delle procedure d’appalto”.
Che dire poi di quel paradossale contenzioso in corso di oltre € 1.800.000 attivato contro il Comune dal beneficiario delle proroghe infinite che è stato ampiamente quanto inspiegabilmente sottostimato a soli € 400.000 nel bilancio approvato dalla gestione commissariale nell’agosto scorso? Fortunatamente da tempo tutta la maleodorante trentennale vicenda del trasporto pubblico locale ciampinese è, su iniziativa del Movimento 5 Stelle all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata dal Dott. Raffaele Cantone. Abbiamo la certezza che nulla è stato archiviato e, ostinatamente, nella duplice veste di cittadini e di ex consiglieri comunali, provvediamo in tempo reale a fornire agli uffici dell’ANAC i dovuti aggiornamenti su questo stranissimo 2018 che si è inspiegabilmente chiuso senza né gare né proroghe.
Marco Bartolucci