Galatina su Forbes: la più nota rivista statunitense di economia e finanza fondata nel 1917 da Bertie Charles Forbes parla dell’importante centro della Terra d’Otranto. Ora tocca a Galatina, nell’articolo pubblicato ieri che riguarda tre piccole città italiane (assieme a Galatina vi sono Dozza e San Gusme) ritenute meritevoli della massima attenzione per chi viaggia, per aver “mantenuto il loro fascino e autenticità”.
Certo, queste città italiane riccamente dotate (sebbene troppo turistiche) sono destinazioni che ogni viaggiatore ha bisogno di visitare almeno una volta nella vita, probabilmente più di una volta. Ma per coloro che vogliono sperimentare piccole città che rimangono ancora autentiche e non dipinte da orde di turisti, ecco una destinazione sotto il radar che vale la pena visitare.
Se hai una passione per l’architettura barocca e/o sei un goloso, dirigiti verso Galatina, a circa mezz’ora a sud della città di Lecce, in Puglia. Questo comune (città) è, forse, il più famoso come luogo di nascita del pasticciotto. Il pasticcino con crema pasticcera viene consumato in tutto il Sud Italia, a colazione, a merenda o dessert. Ed è addirittura emigrato in molti quartieri italoamericani negli Stati Uniti. La pasticceria Andrea Ascalone, l’antica panetteria della città, ha sfornato i dolci con la stessa ricetta dal 1785, e continua a preparare le prelibatezze per il Vaticano a Roma, dove ci sono anche appassionati.
Una volta era una città cinta da mura, delle quali rimangono solo tre porte (porte). Passeggia per le strade tortuose e i vicoli del centro storico e ammira i palazzi con i loro balconi in ferro battuto, le intricate pareti in pietra e le facciate decorate. Tranne quando la scuola lascia fuori, le strade sono raramente affollate. Anche se la reputazione della città è insignificante rispetto alla più grande città di Lecce, c’è un sacco di arte, architettura e storia da godere a Galatina, una città con meno graffiti che sembra relativamente incolume dal tempo.
Assicurati di visitare la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, dichiarata monumento nazionale nel 1870. Ha un portale notevole con un rosone centrale all’esterno; l’oro, i tesori artistici e gli impressionanti affreschi all’interno si dice che rivaleggiano con quelli della Basilica di San Francesco d’Assisi. Il refettorio adiacente con soffitto arabesco ospita ora un museo. Se la visiti a fine giugno, ti stupirai del festival annuale che celebra il rituale del “tarantismo” con musica e danze. Nella piccola cappella di San Paolo a Galatina, le vittime dei morsi di tarantola velenosi venivano a bere le acque medicinali dal suo pozzo e ballavano la tarantella per favorire la sudorazione».