A causa delle forti grida provenienti dall’androne delle scale, alcuni condomini avevano chiamato i Carabinieri perché preoccupati.
È successo ieri mattina, quando i Carabinieri della Stazione Civitavecchia Principale sono intervenuti in una palazzina del centro, trovando due uomini che litigavano per questioni di vicinato. In particolare, A.B., classe 1943, in evidente stato d’agitazione, aveva minacciato di morte il vicino e pertanto i militari hanno proceduto alla perquisizione domiciliare dello stesso, al fine di ritirare le armi e la licenza di porto d’armi in suo possesso.
All’interno della casa gli operanti hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale: fucili da caccia, pistole, una balestra, numeroso munizionamento, sciabole e katane, alcune detenute irregolarmente. Oltre al materiale anzidetto i Carabinieri hanno trovato reperti archeologici per i quali l’uomo non ha saputo fornire giustificazioni circa il possesso.
Anfore di grosse dimensioni, vasellame di vario genere, statuette votive e un candelabro, verosimilmente di origine romana ed etrusca. Durante le operazioni, sentitosi scoperto, l’uomo si è scagliato contro un Maresciallo, dandogli prima uno spintone e poi provando a colpirlo con un coltello da cucina, fortunatamente venendo bloccato prima di ferire qualcuno.
Il predetto è stato tratto in arresto e dovrà rispondere all’A.G. dei reati di ricettazione, omessa denuncia di armi, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. In atteso dell’udienza prevista per il rito direttissimo, è stato trattenuto agli arresti domiciliari.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e intanto verranno approfondite le indagini per verificare la provenienza dei reperti archeologici di grande valore artistico e storico, proprio grazie all’ottimo stato di conservazione.