Il 20 gennaio ci troviamo ancora al Verano per compiere il viaggio nella memoria italiana.
È incredibile come una nazione così ricca di storia non sia stata capace di dedicare un giorno dell’anno al ricordo dei suoi figli, gli eroi del risorgimento, i soldati caduti in trincea, i ragazzi innocenti ammazzati senza pietà negli anni ‘70, i servitori dello Stato trucidati con efferatezza dal terrorismo.
Lo facciamo noi domenica mattina, raccogliendoci davanti alle pietre più rappresentative della nostra identità per trasmettere il giusto legame che deve esserci tra chi vive e chi ha dato la vita.
La nostra bellissima camminata, ordinata e gradevole, si concluderà entro le ore 12.
Questo evento iniziato quasi 40 anni fa per iniziativa di pochi ragazzi è diventato un raduno per famiglie, nonni, ragazzi, bambini, un vero e proprio ‘giorno della rimembranza’ che lega insieme il destino dei nostri martiri a quello del nostro popolo.
Ci accompagneranno melodie, aforismi, fiori, racconti, per scolpire il senso della Patria raccontata da chi più l’ha amata.
Sono previste tre tappe simboliche: di fronte alla tomba di Goffredo Mameli ricorderemo i caduti del Risorgimento, dai moti rivoluzionari all’unità d’Italia; davanti al bassorilievo realizzato dalla mamma di Stefano Recchioni, caduto ad Acca Larentia, celebreremo i ragazzi uccisi negli “anni di piombo”; intorno al bellissimo Sacrario dei caduti della prima guerra mondiale rammenteremo i caduti delle guerre moderne e del terrorismo, ma anche le vittime della furia totalitaria e delle persecuzioni.
Come sempre non ci saranno simboli di partito, perché questo evento appartiene a quella comunità nazionale che riconosce i suoi figli e intende renderne immortale il ricordo. Non a una fazione.
Chiamate i vostri amici, portate i bambini a scorazzare tra i viali alberati e a ricevere la pergamena dell’Inno nazionale e una bandiera tricolore tutta per loro.
Ricostruire il sentimento nazionale è possibile.