Attualità

Legge di Bilancio 2019: nuove misure previste in sostegno di maternità e paternità

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Comunicazione EMA: nuove misure per evitare l'esposizione al topiramato in gravidanza

Confermato e modificato in modo migliorativo è il cosiddetto “bonus asilo nido”, ossia il contributo erogato a supporto del pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati o dell’assistenza domiciliare per gravi patologie di bimbi al di sotto dei 3 anni, il quale aumenta a 1.500 euro annuali erogati in 11 rate mensili. Sarà possibile presentare la domanda sul portale Inps allegando la documentazione richiesta dalle ore 10 del prossimo lunedì 28 gennaio.

Aumento cospicuo del bonus bebè

Anche l’assegno di natalità, conosciuto come “bonus bebè” subisce un incremento del 20% del sostegno a partire dalla nascita del secondo figlio in avanti. L’importo sarà concesso in base al reddito e varia da 1.920 nel caso di redditi ISEE inferiori a 7.000 euro, fino a 960 euro per i redditi fino a 25.000 euro. Anche in questo caso l’assegno sarà erogato mensilmente.

Altre forme di supporto previste dalla Legge di Bilancio 2019 sono la conferma del  bonus “mamma domani”, cioè il contributo di 800 euro previsto per le donne al settimo mese di gravidanza, ma anche in caso di affidamenti e adozioni.

Cosa cambia per il congedo di paternità?

Resta altresì in vigore il congedo di paternità previsto anche in questo caso, oltre che per le nascite anche per affidamenti e adozioni. Per il 2019 il congedo per i papà viene elevato dai 4 giorni previsti per il 2018 a 5, da fruire sempre entro cinque mesi dalla nascita del figlio. Confermata anche la possibilità di usufruire di un giorno di congedo facoltativo in alternativa alla madre.

Per il 2019 balza all’occhio lo stop al bonus ‘baby sitting o asilo nido’ per le madri lavoratrici, le quali – fino allo scorso anno- potevano far richiesta di un contributo per il pagamento della retta dell’asilo pubblico o di una baby sitter. “Il contributo baby sitting o asilo nido non è stato prorogato per il 2019” – si legge sul sito dell’Inps – “pertanto, a far data dal 1 gennaio 2019 non è più possibile presentare domanda per accedere a tale contributo.

Valentina Salani