Sociale

Tivoli, Centro antiviolenza: una best practice della Regione Lazio

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istat stereotipi di genere e immagine sociale della violenza

A soli sei mesi dalla sua apertura, il centro antiviolenza di Tivoli ha ottenuto risultati sorprendenti e i numeri parlano chiaro. Sono 60 le donne vittime di violenza maschile accolte, 8 delle quali già inserite in Case rifugio; 185 sono i colloqui effettuati, 65 le consulenze legali offerte e 6 le misure cautelari emesse. La  riuscita dell’investimento sia economico sia in termini di risorse rende il centro di Tivoli una buona pratica da imitare e un risultato positivo per la Regione Lazio. Tutto questo è merito della creazione di una solida rete territoriale, una vera e propria interconnessione di tutti i livelli sociali: istituzioni locali, distretti sanitari, procure, forze dell’ordine, associazioni.

Il Centro Antiviolenza “La Sibilla” di Tivoli, è stato aperto dal Comune di Tivoli con la collaborazione e il finanziamento della Regione Lazio ed è gestito dall’ associazione Differenza Donna.

Per la Regione Lazio la lotta alla violenza di genere è una reale priorità, dimostrata dall’assegnazione di un Assessorato alle Pari Opportunità e lo stanziamento di 5,5 milioni di euro di risorse regionali. Queste misure sono destinate al rafforzamento di politiche concrete per la salvaguardia dell’autodeterminazione delle donne e un reale passo in avanti per il rafforzamento di una cultura a beneficio di tutta la comunità.

Lorenza Bonaccorsi, Assessore al Turismo e alle Pari Opportunità esprime pieno soddisfacimento per i risultati raggiunti finora grazie a una normativa realmente dalla parte dei diritti delle donne e dei loro figli. “Il nostro impegno oggi – dichiara l’Assessore – è quello di garantire continuità alle nostre azioni di governo con una programmazione capillare di interventi a lungo termine da portare avanti sempre in modo integrato con le istituzioni locali e sanitarie, le associazioni e le procure”.