Una ricerca pubblicata nella rivista scientifica Experimental Physiology ha spiegato che mangiare al fast-food ed eccedere con i dolci non fa solo ingrassare, ma mette a repentaglio la salute dei nostri preziosissimi reni.
Lo studio è stato sviluppato da un equipe di studiosi della Anglia Rusking University del Regno Unito, secondo cui obesità e resistenza all’insulina hanno un impatto enorme sul trasporto di glucosio a livello renale.
Il gruppo di ricercatori ha individuato un campione di ratti suddivisi in due gruppi sottoposti a due diete diverse: la prima un’alimentazione formaggio, cioccolato e dolci, per 8 settimane, mentre al secondo gruppo è stata «prescritta» una dieta ad alto apporto di grassi per 5 settimane.
Gli scienziati hanno poi comparato gli effetti delle diete a quelli relativi ad un gruppo di ratti con il diabete di tipo 1 e 2. I risultati hanno rivelato che alcuni tipi di trasportatori di glucosio e le loro rispettive proteine erano maggiori nei ratti affetti dal diabete di tipo 2.
Questa malattia si sviluppa quando l’organismo non produce abbastanza insulina e l’accumulo di zucchero nel sangue crea dei grossi problemi agli organi interni, come la nefropatia diabetica, causa di insufficienza renale terminale.
«Nel nostro studio il diabete di tipo 1 e 2 può causare delle alterazioni nel trasporto di glucosio ai reni, ma il cibo malsano e l’eccessivo consumo di grassi inducono cambiamenti assai simili a quelli che si osservano nel diabete di tipo 2», ha spiegato la dottoressa Havovi Chichger. «Comprendere gli effetti di una determinata dieta sui livelli di zucchero gestiti dai reni, e al contempo capire se l’uso di nuovi inibitori sia in grado di invertire le alterazioni, può aiutarci a proteggere questi organi da un ulteriore danneggiamento».
Alla luce di questo studio che va a colmare un vuoto informativo scientifico, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sgranocchiare patatine o snack mentre si è davanti alla tv, mentre si legge il giornale o si gioca al pc è divenuta un’abitudine fin troppo diffusa. E come si legge a pagarne le spese è la salute dell’uomo.
Un tempo i fast food erano uno standard solo americano, con il progresso le cose sono cambiante e gli italiani possono “vantare” alti livelli di obesità, soprattutto nelle zone del meridione. Il cosiddetto “cibo spazzatura” è ampiamente diffuso tra le persone di ogni età.
Il cibo spazzatura ha enormi effetti negativi sulla nostra salute, si tratta di grassi e zuccheri trasformati per assumere un gusto e un aspetto appetibile. Pensiamo che i consumatori ed in particolare i bambini non dovrebbero essere sottoposti a pubblicità di cibo malsano e presumiamo che i governi debbano fare di più per proteggerli in merito.