Non si è fatta attendere la risposta dei delegati sindacali di Colleferro ad una notizia apparsa oggi su un quotidiana online. In un comunicato riportato in seguito, le rappresentanze sindacali di Lazio Ambiente rettificano alle dichiarazioni riportate e spiegano le mansioni e i ruoli assunti dai lavoratori, già dallo scorso febbraio 2018, smentendo qualsiasi tentativo di strumentalizzazione e denigrazione.
“Le RSU degli impianti di Termovalorizzazione di Lazio Ambiente Spa leggono con “stupore” un articolo apparso su un organo di informazione avente per oggetto una “squallida” strumentalizzazione dell’utilizzo dei dipendenti dei Termovalorizzatori durante questo lungo periodo di fermo impianti, e dettata, esclusivamente, da una scarsa conoscenza della verità e di ciò che sono le norme basilari della sicurezza. A beneficio di chi legge e nel rispetto dei colleghi degli impianti di Termovalorizzazione si ricorda che la quasi totalità di tutti i dipendenti sono stati collocati in ammortizzatore sociale per sei mesi.
Premesso tutto ciò, i delegati sindacali intendono chiarire quanto segue:
Da Febbraio 2018 ci sono circa 30 operai dei Termovalorizzatori temporaneamente assegnati ai servizi di igiene ambientale. Il loro lavoro è a supporto dei colleghi sia dello spazzamento, sia della raccolta, sia in discarica. Sono colleghi che prestano con serietà il servizio in molti di quei Comuni che non onoravano prima, e figuriamoci dopo la riapertura della discarica, i propri debiti nei confronti di Lazio Ambiente Spa, pregiudicando come è noto in passato la corresponsione degli stipendi e lasciando un dubbio, che è quasi una certezza, che molte Amministrazioni godano dei servizi di più personale rispetto al contratto.
Negli impianti lavorano 28 persone suddivise in addetti all’accettazione per la gestione della pesa dei mezzi di raccolta, amministrativi, manutentori per interventi in discarica e cantieri, addetti alla gestione ambientale e personale tecnico di esercizio. Ancorché fermi (ma se ci fosse la buona fede in chi asserisce certe inesattezze e nelle fonti non ci sarebbe bisogno di specificarlo) gli impianti di Termovalorizzazione sono impianti che vanno presidiati e gestiti con il numero di personale minimo come sta avvenendo. Non ci sono stipendi “regalati” e non consentiamo a nessuno di gettare un’ombra di dubbio sulle attività svolte dai colleghi in questi mesi.
Gli scriventi, nel ribadire certe notizie faziose e fuorvianti oltreché inaccettabili, rispediscono al mittente tale dichiarazioni. Rimangono in attesa di conoscere dal nuovo management e dalla proprietà le azioni e le determinazioni che si intendono adottare per il rilancio di Lazio Ambiente e la salvaguardia occupazionale e salariale così come più volte dichiarato e scritto dalla Regione Lazio.”
I delegali sindacali dei termovalorizzatori di Lazio Ambiente Spa
FILCTEM CGIL – UIL UILTEC – UGL ENERGIA
Alberto Talone – Alessandro Caporossi – Carla Lucci