Video choc è apparso sulla pagina Facebook con il racconto di una storia, quella accaduta in Sud Carolina, negli Stati Uniti d’America, che si è conclusa con l’arresto di una mamma che si è resa protagonista di un’azione crudele nei confronti della sua piccola bambina di appena nove mesi.
La mobilitazione degli utenti di Internet ha portato all’arresto di Caitlin Alyse Hardy, la mamma della bimba che è avvenuto nella giornata di mercoledì 30 gennaio, accusata di maltrattamenti e privazione del necessario sostentamento alla sua bambina. La donna, infatti, stanca di essere svegliata tutte le notti dal pianto incessante di sua figlia, ha deciso di accanirsi contro di lei gettandole in volto un’intera bottiglia d’acqua da 50 cl mentre dormiva. La bambina naturalmente si è svegliata di soprassalto in preda alla disperazione.
Un gesto insolito e crudele che le è costato l’arresto: la donna, infatti, ha ripreso tutto con il suo smartphone e ha pubblicato il video sul social network Facebook. Stando a quanto si apprende dal sito in questione, la donna è stata denunciata da qualcuno che ha visionato il filmato pubblicato online. La giovane madre statunitense è adesso finita nei guai con la giustizia e dovrà difendersi dalle accuse di crudeltà nei riguardi di un minore. Secondo quanto si apprende dall’ufficio dello sceriffo di Sumter, nel breve video pubblicato dalla donna, si vede proprio come quest’ultima getti l’intero contenuto del recipiente sul naso e sulla bocca della sua bambina, che si sveglia improvvisamente tossendo e sputando il liquido.
Come se non bastasse, in sottofondo si sente la madre ridere e schernire la bambina, mentre il filmato è accompagnato da un commento in cui veniva spiegato il motivo di quel gesto. Si era trattato infatti di una sorta di vendetta nei confronti della bimba di nove mesi che, continuava a svegliarla a tutte le ore della notte. Nel frattempo, in attesa di una sentenza definitiva nei confronti della trentatreenne, le forze dell’ordine stanno effettuando ancora altre indagini per cercare di comprendere se anche gli altri tre bambini della donna siano stati costretti a subire maltrattamenti all’interno del nucleo familiare. La madre è stata rilasciata dopo aver pagato una cauzione di 1500 dollari.