Un secondo posto in palio al PalaSilvestri con l’andata che aveva visto prevalere Salerno di otto. Visnjic parte in quintetto, difese di ferro inizialmente e il solo Morici che trova il modo di arrivare a canestro.
Per Salerno unico lampo di Tortù, ma gli step-back di Morici e Rischia uniti al 3/3 di Rizzitiello consigliano il primo timeout: 2-9. Migliora Salerno anche se Ochoa va ancora a segno, peccando nel tecnico dopo diverbio con Visnjic che da parte sua scarica da otto metri: 8-11. Non sono da meno le mani di Rizzitiello e Rischia per il +7 esterno, morbidi i jumper di Diomede e Ochoa. Con Sanna a terra dolorante, bomba di Visnjic e tecnico anche a Carrizo, ma Maggio fallisce il libero: 15-19. E’ il serbo l’anima del rientro blaugrana, Carrizo ricorda la sua classe dall’angolo (17-22) costringendo poi Czumbel a un fallo antisportivo.
In lunetta l’argentino è infallibile ma a meravigliare è la combinazione con Beretta che all’ultimo istante porta Palestrina sul 17-26. Cinque punti di Salerno chiudono il margine, ma stesso break ad opera degli ospiti con un Rossi che ha fame di canestri. Diomede scarica a sua volta dall’angolo davanti le panchine ma Palestrina sta in questo momento forzando i meccanismi offensivi campani riuscendo a mantenere un buon vantaggio.
Un 25-33 che a metà frazione sembra presagire l’arrivo alla “doppia cifra”, l’attacco arancio verde muove bene la palla ma un po’ di sfortuna rifiuta le conclusioni. Da una tripla respinta da Duranti nasce il comodo canestro di Diomede per il -6 che anticipa timeout di Ponticiello. Spunto annullato dalla penetrazione di Rizzitiello, Salerno pesca solamente un 1/2 da qui alla sirena mentre Rizzitiello e Carrizo certificano la leadership di una Citysightseeing in perfetto piano gara: 28-39.
E’ il momento in cui ci si aspetta il cambio di ritmo dei padroni di casa, Villa e Rossi segnano in maniera quasi identica, Duranti e Maggio piazzano l’accelerazione attesa: 38-41. Antisportivo di Maggio, Rossi fa respirare i compagni, contesa che sembra entrare in stallo ma dopo alcuni minuti si accende clamorosamente. Czumbel, Ochoa e Villa vedono una vasca da bagno e l’equilibrio viene sottolineato dal 46-46. Un taglio di Rizzitiello riporta sopra Palestrina e il quarto si chiude con Morici che elude la zona chiamata da Menduto facendo uscire bene dalla difficoltà la squadra laziale. Si sono alzate le medie dei campani, Diomede le accresce da tre, e c’è il sorpasso.
Parziale aperto di 8-0 interrotto dal timeout della panchina ospite, Rizzitiello rimedia in lunetta. Tripla per Rischia ma invece del fallo arriva il tecnico per simulazione sul contatto e così la Virtus va sul 57-55. Diomede non si ferma più, partita speculare delle contendenti che non mollano e due lunghezze le separano. Palestrina avanza a cronometro fermo, duello Ochoa Visnjic col neo arrivo salernitano che allunga: 65-60.
La riapre subito Rischia, Villa replica, un possesso di distanza ma Ochoa dopo un antisportivo va fuori dal match. Morici chiama i suoi a raccolta e deposita un canestro fondamentale, il fallo subito in difesa permette di sperare nel ricongiungimento. Occasione inizialmente sprecata ma Rizzitiello non sbaglia sul secondo possesso consecutivo e a due minuti dal termine è Palestrina +1! L’ala di Ponticiello ha attributi in abbondanza e un tiro dalla lunga che produce il 71-73, Visnjic impatta dalla linea della carità, Carrizo offre a Beretta un cioccolatino da appoggiare.
Salerno salvata dalla lunetta e Rischia non ha fortuna nel cercare il successo. Così la palla va a Duranti che si butta dentro e spreca, la rimessa premia Palestrina che con due secondi non può evitare il supplementare: 75-75. Si ripete il film di Caserta, scarti limitatissimi, il quinto fallo di Diomede e un tecnico spediscono Carrizo a scrivere il 77-78.
Tortù praticamente da solo rimette avanti Salerno senza fare i conti col cuore inverosimile dei prenestini, raschiando il barile Rossi accorcia e sull’ottima difesa l’azione in campo aperto produce un buon tiro di Carrizzo corretto a canestro da Beretta: 81-82. Gli del basket restituiscono quanto tolto una settimana fa e Visnjic non trova l’appoggio del sorpasso: meritata vittoria arancio verde e festa grande per il gruppo.