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Roma, una giornata di lotta allo spreco. Nel 2018 recuperate 1090 tonnellate di cibo

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Sono oltre 1090 le tonnellate di frutta e verdura fresca recuperate dal Centro Agroalimentare di Roma (CAR) e poi ridistribuite alle onlus della Capitale e della Regione Lazio accreditate al progetto “Il Cibo che serve” ideato dalle ACLI di Roma e Provincia. È di 2.180.000,00 di euro (ipotesi prezzo medio al dettaglio di 2 euro/Kg) la stima del valore di mercato dei prodotti recuperati e del potenziale risparmio.

Un impegno contro lo spreco, quello del CAR, che è cresciuto del 50% rispetto al 2017 quando furono recuperate 600 tonnellate di cibo fresco. Un’attività che, oltre all’attenzione del Centro Agroalimentare di Roma, si avvale della collaborazione stabile delle ACLI di Roma e Provincia, presenti al CAR con un presidio a sostegno delle persone indigenti, quale braccio operativo per immettere nel «mercato solidale» frutta, verdura e pesce fresco.

L’impatto ambientale dei prodotti recuperati dal CAR fornisce una stima delle risorse naturali impiegate in fase di produzione e quindi non sprecate:

2.207 cassonetti di rifiuti evitati; 354 piscine olimpiche di acqua non sprecate (acqua per produrre i prodotti recuperati); 9.538 viaggi in auto Roma – Milano inquinerebbero come la CO2 prodotta in fase di produzione dei prodotti recuperati; 1.036 campi da calcio equivalgono alla superficie di territorio che sarebbe necessaria per compensare gli impatti dei prodotti recuperati; 1.144.500 H2O non sprecata;  1.226.250 CO2 non sprecata.

“La maggiore parte degli operatori del CAR – dichiara VALTER GIAMMARIA PRESIDENTE DI CAR – sono da sempre sensibili a queste tematiche e sono i nostri primi alleati in questa vera e propria battaglia di civiltà per non gettare il cibo buono e per rimetterlo nei tanti circuiti solidali della nostra città e della nostra Regione”.

“Un risultato importante – spiega FABIO MASSIMO PALLOTTINI, DIRETTORE GENERALE DI CAR – a testimoniare che siamo sulla strada giusta per contrastare gli sprechi e per fare crescere una corretta cultura dell’utilizzo e riutilizzo del cibo ancora fresco e perciò buono”.

“Il CAR – aggiunge PALLOTTINI – anche attraverso queste iniziative, si configura sempre più, nell’ambito urbano, luogo vitale e partner di rilevanza del tessuto commerciale ed imprenditoriale, logistico e distributivo romano e laziale. Grazie alla fattiva collaborazione di un terzo settore sempre più sistemico ed organizzato, il CAR si è consolidato in questi anni anche quale luogo di impegno nella profusione di buone pratiche e nell’esercizio della solidarietà. Tutto ciò ci rende una struttura all’avanguardia in Italia ed in Europa”.