IL MURO DEL CANTO annuncia lo spostamento di data e location per l’attesissimo concerto romano del tour di presentazione di “L’AMORE MIO NON MORE”, il nuovo album di inediti.
L’evento, precedentemente previsto per il 14 febbraio, è spostato a domenica 24 febbraio alle ore 14:00 in Piazza Damiano Sauli, sempre all’interno del quartiere popolare della Garbatella.
La band sta preparando una festa ancora più grande, in una location più estesa, in grado di ospitare un maggior numero di persone, garantendo al contempo l’ingresso gratuito e il rispetto delle norme di sicurezza.
Il concerto, come già annunciato, è realizzato all’interno dei festeggiamenti dei 99 anni dalla fondazione di Garbatella con il Municipio Ottavo e la Regione Lazio.
Sarà l’occasione perfetta per ascoltare dal vivo il nuovo disco del Muro ed alcuni estratti dai lavori precedenti e non mancheranno ospiti e sorprese. In apertura The Castaway.
Il gruppo rock folk romano, dal suono ruvido e intensissimo, che unisce modernità e tradizione in un’autentica voce popolare senza tempo, è tornato con il quarto lavoro in studio.
Il Muro del Canto ha presentato il disco “L’amore mio non more” in radio, con intervista e minilive, in diverse trasmissioni, tra cui Radio1 Music Club su Rai Radio1, Rocknroll Circus su Rai Radio2 e La lingua batte su Rai Radio3 e, con interviste in numerose altre radio regionali e locali.
“L’AMORE MIO NON MORE” – IL DISCO
Il Muro del Canto propone un album che mantiene i propri tratti distintivi e, allo stesso tempo, introduce diverse novità nelle soluzioni ritmiche e armoniche. Continua la ricerca di un linguaggio diretto e reale, in cui la forza del dialetto capitolino, che da sempre nutre le salde radici della band, emerge chiaramente fin dal titolo in una dichiarazione d’intenti appassionata e testarda.
Il suono si compone di nuove sfumature che vanno dal folk americano alla canzone romana, dal sound Irish alle distintive sonorità western ispirate da Ennio Morricone, passando attraverso soluzioni ancora mai esplorate dalla band come il reggae e lo ska rese però, scure e popolari.
In questo ultimo lavoro discografico, Il Muro del Canto propone per la prima volta anche due testi scritti in italiano: una canzone, “Stoica”, e un racconto, “Il Tempo Perso”. “Senza ‘na Stella”, invece, è un brano declinato al femminile e interpretato dalla bellissima voce di Lavinia Mancusi.
“L’amore mio non more” rappresenta la resistenza intima e personale che non cede il passo al qualunquismo e al cinismo moderno. Resiste la forza dell’amore contro la divisione, resiste la volontà di un risveglio sociale contro il grande vuoto in espansione.
Nell’album ricorre spesso il tema del tempo che passa inesorabile e porta con sé la giovinezza e gli affetti. È un disco che si schiera apertamente dalla parte degli ultimi, di chi non ha voce, forza e potere per migliorare le proprie condizioni. Una riflessione carica di memoria e ricordi del Novecento.
La voce calda e profonda e i testi appassionati di Daniele Coccia Paifelman trascinano l’ascoltatore in un’epoca perduta che ritorna con forza e nostalgia. La batteria, le percussioni e la voce narrante sono di Alessandro Pieravanti che anche in questo disco è interprete e autore di due brani recitati; la chitarra acustica è quella dalle ritmiche solide e distintive di Eric Caldironi; al basso la fantasia di Ludovico Lamarra; ruvida e graffiante è la chitarra elettrica di Giancarlo Barbati Bonanni, e la fisarmonica dà voce alle melodie senza tempo di Alessandro Marinelli, che in questo disco siede anche dietro al pianoforte.
Ospite insostituibile del sestetto romano, Andrea Ruggiero al violino. Alla tromba e al trombone invece troviamo Davide di Pasquale.
L’album è stato registrato e mixato da Giancarlo Barbati Bonanni e missato da Matteo Gabbianelli presso kuTso Noise Home. Design e grafica sono stati curati da Paolo Campana, le illustrazioni da Lucamaleonte.
Il disco è stato anticipato dal singolo “La vita è una”, uscito lo scorso luglio, con il videoclip impreziosito dalla presenza come protagonista dell’attore Marco Giallini nei panni del custode della Palestra Popolare del Quarticciolo e dal secondo estratto “Reggime er gioco”, il cui video vede protagonista Vinicio Marchioni.
Link al video YouTube di “La vita è una”: https://youtu.be/Z0IUT4G_MPg
Link al video YouTube di “Reggime er gioco”:
https://www.youtube.com/watch?v=WzGPNadFKpA&feature=youtu.be
Formazione live Il Muro del Canto
Daniele Coccia Paifelman: voce
Alessandro Pieravanti: voce narrante e batteria
Ludovico Lamarra: basso elettrico
Eric Caldironi: chitarra acustica
Franco Pietropaoli: chitarra elettrica
Alessandro Marinelli: fisarmonica
TRACKLIST
01_Reggime Er Gioco
02_Stoica
03_L’amore Mio Non More
04_Novecento
05_Senza ‘Na Stella
06_Roma Maledetta
07_Cella 33
08_Al Tempo Del Sole
09_Ponte Mollo
10_La Vita È Una
11_Domani
12_Il Tempo Perso
GUIDA ALL’ALBUM “L’AMORE MIO NON MORE” TRACCIA PER TRACCIA
01_REGGIME ER GIOCO
La prima traccia del disco è “Reggime er gioco”, uno spaccato della città eterna amaro e realista. Nel brano, attraverso un rapporto tormentato ed intimo, Roma torna ad essere complice madre e sorella della sua gente.
02_STOICA
“Stoica” è la prima canzone de Il Muro del Canto scritta in italiano: una ballata elettrica di grande atmosfera, dove il testo raccomanda l’indurimento del cuore nel percorso della vita e il pieno godimento di essa.
03_L’AMORE MIO NON MORE
La title track “L’amore mio non more” è un orgoglioso punto di vista sulla fine di una relazione: il male prodotto dalla perdita viene minimizzato in virtù del bene rimasto, che non si esaurisce e resta vivo come per dispetto.
04_NOVECENTO
Ambientata nella periferia romana negli anni del boom economico, la frenetica e pianistica “Novecento” gioca con i ricordi e, attraverso una scrittura cinematografica, riporta in vita la desolazione delle borgate con i suoi ragazzi di vita in contrasto con gli sfarzi della dolcevita.
05_SENZA ‘NA STELLA
Al ritmo di valzer e con l’apporto della stupenda voce di Lavinia Mancusi, “Senza ‘na Stella” ci riporta ad un mondo ormai lontano attraverso le parole e la sensibilità di una donna e del suo interminabile amore.
06_ROMA MALEDETTA
“Roma Maledetta” è il primo dei due monologhi di Alessandro Pieravanti contenuti nel disco. Nel brano viene sviscerata la storia di Roma, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri, attraverso i fattacci di cronaca nera che da sempre hanno scosso gli animi capitolini.
07_CELLA 33
“Cella 33” racconta la miseria di un detenuto privato della propria dignità. Una canzone dedicata ad una ferita viva e troppo spesso ignorata dalla società civile.
08_AL TEMPO DEL SOLE
Strutturata su una ritmica fin ora mai esplorata dalla band, “Al tempo del sole” gioca con il contrasto tra atmosfere distese e aggressive, in una sfida contro il tempo ed il dolore.
09_PONTE MOLLO
Scritta da Lando Fiorini, “Ponte Mollo” rappresenta la canzone romana per eccellenza. Narra di un’esistenza dedita al lavoro da barcarolo, sull’arteria vitale della Roma di un tempo: il fiume Tevere.
10_LA VITA È UNA
“La Vita è una” racchiude tutti gli elementi di cui è costituito il disco, ovvero la memoria, il tempo che passa e la dose quotidiana di forza necessaria per affrontare il proprio cammino.
11_DOMANI
“Domani” è un inno di libertà e di speranza che, attraverso il dolore degli sfruttati, immagina per essi un avvenire radioso.
12_IL TEMPO PERSO
Chiude il disco il secondo monologo: “Il Tempo perso”, al suo interno la voce narrante ci racconta di come nella routine quotidiana il tempo ci sfugga di mano lasciandoci soli alla stazione in attesa di un treno che è sempre in ritardo.