IL MURO DEL CANTO
“IL MURO DEL CANTO E LA PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE”
TEATRO VASCELLO – ROMA
28/29 MAGGIO 2016 – DOPPIO CONCERTO – ore 21.00
Dopo la data zero all’Atlantico di Roma, con 1800 persone, e un ricco tour nazionale di due mesi, il Muro del Canto torna a Roma per un appuntamento davvero eccezionale: un doppio spettacolo inedito al Teatro Vascello, sabato 28 e domenica 29 maggio.
La band romana si esibirà assieme alla Piccola Orchestra Popolare, diretta da Andrea Ruggiero: insieme proporranno i brani del loro ultimo disco, “Fiore De Niente”, e i pezzi che hanno resto Il Muro del Canto una delle realtà più interessanti del panorama folk italiano, tutti completamente riarrangiati in una veste inedita.
Nello spettacolo, le atmosfere folk western del sestetto si fonderanno con la dolcezza dell’Orchestra, un ensamble classico costituito da archi e strumenti a fiato.
IL MURO DEL CANTO E LA PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE
TEATRO VASCELLO, il 28 e il 29 MAGGIO
Inizio ore 21.00
Biglietto intero: 15 euro
Biglietto ridotto over 65 e under 26: 12 euro.
Sevizio di prenotazione: 1 euro a biglietto.
Si consiglia l’acquisto anticipato.
LINE UP DELLA DOPPIA DATA AL TEATRO VASCELLO
IL MURO DEL CANTO
Daniele Coccia – voce
Alessandro Pieravanti – timpano e racconti
Ludovico Lamarra – basso
Eric Caldironi – chitarra acustica
Giancarlo Barbati – chitarra elettrica
Alessandro Marinelli – fisarmonica
PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE
Davide Di Pasquale – trombone
Edoardo Impedovo – tromba
Flavia massimo – cello
Valentina del Re – viola
Lavinia Mancusi – voce
Direzione: Andrea Ruggiero
Vi ricordiamo, inoltre, che continua il tour nazionale de IL MURO DEL CANTO per la presentazione del loro nuovo disco “FIORE DE NIENTE” e la promozione dello stesso.
FIORE DE NIENTE TOUR (date di maggio)
13/05 – Genzano (RM) – PALAROCKNESS
19/05 – Slovenia – KOPER/CAPODISTRIA
27/05 – Terracina (LT) – ANXUR FESTIVAL
28/05 – Roma – TEATRO VASCELLO
29/05 – Roma – TEATRO VASCELLO
IL MURO DEL CANTO – FIORE DE NIENTE
Il Muro del Canto torna con il terzo e attesissimo lavoro in studio. Fiore de Niente. La band romana propone un album che mette in evidenza i propri tratti distintivi e, allo stesso tempo, introduce novità sia nella lirica che nella realizzazione degli arrangiamenti. Continua la ricerca di un linguaggio nudo e reale che prende nettamente e volutamente le distanze dagli artifici comunicativi del cantautorato contemporaneo.
La forza del dialetto capitolino, che da sempre nutre le salde radici della band, emerge chiaramente fin dal titolo: un omaggio alla tradizione canora romana descritta con tutta la disillusione e la rabbia dell’uomo che vive nel presente.
Il suono si compone di molteplici sfumature che vanno dal folk americano al blues più ruvido, dal sound irish alle colonne sonore marcatamente western di Ennio Morricone, passando attraverso melodie familiari agli chansonnier francesi che, annerite, romanizzate e spinte verso il rock arrivano a lambire il punk.
La voce è quella potente e profonda di Daniele Coccia che trascina l’ascoltatore nel suo mondo a tinte scure; batteria, percussioni e voce narrante sono di Alessandro Pieravanti; la chitarra acustica è quella delle ritmiche solide e distintive di Eric Caldironi; al basso la fantasia di Ludovico Lamarra; ruvida e graffiante è la chitarra elettrica di Giancarlo Barbati Bonanni; la fisarmonica dà voce alle melodie senza tempo di Alessandro Marinelli. Ospite insostituibile del sestetto romano, Andrea Ruggiero al violino.
Fiore de Niente è una contraddizione in termini. Il fiore, massima espressione della vita di una pianta, si contrappone all’idea del niente e del vuoto. Il risultato è una riflessione legata al tempo che stiamo vivendo: si esalta la capacità dell’individuo di fiorire anche nelle condizioni limitanti e opprimenti che la realtà di tutti i giorni ci impone.
Come nei due precedenti lavori, due tracce sono affidate alla scrittura e alla voce narrante di Alessandro Pieravanti. Il suo caratteristico spoken word porta l’ascoltatore in una dimensione narrativa che oscilla tra favola e teatro di strada.
L’album è stato registrato e mixato dal chitarrista Giancarlo Barbati Bonanni che ne ha esaltato la carica emotiva, realizzando quello che è il miglior prodotto in studio della band. Il disco, con le sue molteplici sfumature, affronta il tema della libertà ed è destinato a entrare nel cuore di chi era un ragazzo quarant’anni fa e di chi lo è oggi.
TRACKLIST
1 Ciao Core
2 Ginocchi Rossi
3 L’anima de li mejo
4 Madonna delle Lame
5 Fiore de Niente
6 Domenica a pranzo da tu madre
7 La neve su Roma
8 Figli come noi
9 Quando scende la notte
10 Se i lupi verranno a bottega
11 Venerdì
12 Come tre
13 Vivere alla grande