Nella giornata di sabato, L.R., di circa 50 anni, residente a Roma ed ultras del “U.S. Ladispoli”, squadra militante in serie D, si è visto notificare il “Divieto di accedere all’interno degli Stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio Nazionale” per la durata di ben 5 anni, emanato dal Questore di Roma Guido Marino.
Il provvedimento, predisposto dalla Divisione della Polizia Anticrimine, è stato definito al termine di un’attenta e costante osservazione dei comportamenti tenuti dall’uomo durante diversi incontri calcistici.
In particolare, durante la partita tra il Ladispoli ed il Sassari, del 6 ottobre scorso, disputatosi presso lo Stadio “Angelo Sale” di Ladispoli l’uomo, oltre ad introdurre all’interno dell’impianto sportivo dei fumogeni, nel corso della competizione sportiva pronunciava nei confronti del personale di Polizia, in servizio all’interno dello stadio, frasi offensive ed ingiuriose, assumendo inoltre un comportamento di sfida e di provocazione nei confronti delle Forze dell’Ordine.
Nell’occasione, il tifoso veniva denunciato in stato di libertà dagli agenti del Commissariato di Polizia di Civitavecchia, diretto da Nicola Regna.
Pertanto, in considerazione dei fatti accaduti nella circostanza e dei numerosi precedenti di Polizia dell’uomo, già in passato colpito da DASPO, la proposta di “Vietare l’ingresso all’interno degli Stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio Nazionale”, formulata dal Dirigente del Commissariato, ha trovato accoglimento con l’emanazione del relativo provvedimento e con l’obbligo, per il 50enne, di presentarsi presso l’Ufficio di Polizia competente “mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo di ogni incontro che la squadra dell’U.S. Ladispoli disputerà sia in casa che fuori” per la durata di 5 anni.